L’opera d’arte da un milione di dollari creata con settemila pillole di ecstasy
Lo “Spirito dell'ecstasy” è stato realizzato da Chemical X, artista di cui non si conosce l'identità, in collaborazione con lo scultore britannico Schoony
Un’opera d’arte del valore di oltre un milione di dollari sarà presentata a Londra, nei prossimi giorni. Intitolata “The spirit of Ecstasy”, l’installazione artistica è opera di Chemical X, artista di cui non si conosce l’identità e del britannico Schoony, lo scultore preferito di Brad Pitt e Angelina Jolie.
L’opera è una rappresentazione surreale di una super-modella, realizzata in silicone, fibra di vetro e con l’utilizzo di ben settemila pillole di ecstasy. L’artista Chemical X aveva già creato un’altra opera con l’ausilio di questa droga, nel 2015 aveva infatti realizzato un murales con oltre 10mila pasticche.
Chemical X, famoso nel Regno Unito per aver disegnato il logo dell’etichetta discografica britannica Ministry of Sound, ha rappresentato nella sua creazione una modella e attrice di cui però non ha voluto rivelare l’identità.
Secondo il quotidiano britannico Evening Standard, la donna rappresentata in “The spirit of Ecstasy” presenta una forte somiglianza con Cara Delevingne, una super-modella e attrice britannica di 25 anni.
L’opera è stata presentata sul profilo ufficiale Instagram di Chemical X, come anteprima per la sua mostra di Londra che avverrà in una località ancora ignota della capitale britannica alla fine di settembre 2017.
In questa esibizione, l’artista presenterà altre 16 opere realizzate con l’ausilio di oltre 17mila pillole di ecstasy. Le pasticche dello stupefacente sono state tutte realizzate in un laboratorio privato.
Una percentuale del prezzo di vendita di queste opere sarà devoluta a The Loop, un’organizzazione per la prevenzione della tossicodipendenza che opera nel Regno Unito.
Durante il Secret Garden Party 2016, organizzato in Cambridgeshire, nell’Inghilterra orientale, con l’avallo del Consiglio e delle forze di polizia locale, l’associazione ha proposto l’introduzione in via sperimentale di un servizio di analisi in loco di sostanze stupefacenti.
Circa duecento persone usufruirono di questo servizio, per il quale oltre all’analisi delle pillole sottoposte al test erano previsti anche dieci minuti di informativa circa l’uso di droghe e le conseguenti implicazioni di rischio e di salute.