Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:41
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cultura

Bianca Pitzorno: “I miei libri banditi nelle scuole: mi hanno detto che educavo alla pedofilia”

Immagine di copertina

Bianca Pitzorno: “I miei libri banditi nelle scuole: mi hanno detto che educavo alla pedofilia”

“Mi sono innamorata quest’estate. Pazzamente. Ha novantuno anni. Dieci più di me”. Lo ha raccontato Bianca Pitzorno in un’intervista al Corriere della Sera, in cui la celebre scrittrice per bambini ha parlato del suo nuovo libro “A chi smeraldi e a chi rane” (Bompiani), in cui “racconto la mia vita tramite i miei animali”. A partire dalle sue tartarughe: “Tra la prima, datata 1946, e l’ultima, del 2019, è cambiata tutta la società italiana”.

Per la scrittrice gli animali “sono un tema di attualità”. “Io ammiro Greta Thunberg. Questi ragazzi sono spaventati. Da due secoli il pianeta viene massacrato: nessuno vuole rinunciare a niente”, ha detto.

Riguardo la sua nuova fiamma, Pitzorno ha ammesso scherzosamente di non averci mai parlato. “Abbiamo ricevuto insieme l’onorificenza di Custos Civitatis a Cagliari. È un noto neuropsichiatra, carriera in California, ora tornato in Sardegna. Studia la memoria delle lumache, hanno le loro madeleine anche loro. Scriva il nome! Gli facciamo la dichiarazione a mezzo stampa”, ha scherzato.

L’autrice di classici per bambini come “Ascolta il mio cuore”, “Speciale Violante”, “Extraterrestre alla pari” ha anche ricordato come alcuni suoi libri continuano a essere banditi. È il caso di “Extraterrestre alla pari” (1979), che parla di un alieno che non sa di che sesso è. “Ma persino ‘Ascolta il mio cuore’ viene bandito. In tre righe, su 300 pagine, la bambina protagonista dice che da grande farà la torera, e che se servirà cambierà sesso. Dicono: ecco la teoria del gender”. Questo accade, secondo PItzorno, perché “il mondo è pieno di viziosi, che proiettano sugli altri i propri disturbi. In Regno Unito hanno voluto tradurre una mia favola del 1988, Streghetta mia. Un giovanotto avido deve sposare una strega per poter ereditare. Ne trova una, ma è una neonata. Fa di tutto per rapirla. Mi hanno detto che educavo alla pedofilia”.

La scrittrice ha spiegato di non aver più realizzato libri per ragazzi da oltre 20 anni “perché i bambini che conoscevo io, i figli dei miei cari, sono cresciuti: non ho più saputo come i bambini vivevano. E sono cresciuta anche io. Una donna che invecchia, che non ha più l’età né per avere un figlio né travolgenti amori, a meno di non venire sbeffeggiata, cambia sensibilità. Cambia problemi”.

“Quando sento le testimonianze delle attrici che dicono: sono stata costretta ad accettare molestie perché volevo a ogni costo fare il mio lavoro, penso che non ho mai voluto nulla fino a questo punto. Quel che ho fatto, lo devo a incontri fortunati”, ha detto ricordando i suoi inizi di carriera, citando l’incontro con Cino Tortorella, in arte Mago Zurlì definito “un raffinato intellettuale”: “Suo figlio Davide, conosciuto quando aveva dieci anni, è ora uno dei miei più cari amici”.

Pitzorno ha anche detto la sua sulla “famiglia queer” voluta da Michela Murgia, sua amica. “Siamo di generazioni diverse. Ai miei tempi c’erano le comuni. Senza ruoli, non c’erano figli di anima .Noi proprio la famiglia la odiavamo. Quell’idea l’ha elaborata Michela e penso valga soprattutto per lei e i suoi. Come l’idea di educare un altro adulto più giovane: io da giovane non avrei accettato una madre adottiva! Nemmeno una come Michela. Infine non credo, come diceva lei, che il sangue non conti nulla”. Un esempio: “Costruisco da sempre mobili, armadi. Ho scoperto che mio bisnonno, medico, faceva lo stesso”.

Ti potrebbe interessare
Cultura / Il 2025 tra palco fede e realtà: tutti gli appuntamenti culturali da non perdere
Cultura / Studio Ocse: un italiano su 3 è analfabeta funzionale
Cultura / Un libro di corsa: Volare o cadere
Ti potrebbe interessare
Cultura / Il 2025 tra palco fede e realtà: tutti gli appuntamenti culturali da non perdere
Cultura / Studio Ocse: un italiano su 3 è analfabeta funzionale
Cultura / Un libro di corsa: Volare o cadere
Cultura / Lettera a TPI: la mia lettura di “Conversazioni sul futuro”
Cultura / Arte in Nuvola, torna a Roma l’arte moderna internazionale
Cultura / Fair Play Menerini: svelati i partecipanti al talk show i campioni si raccontano
Cultura / Un libro di corsa: Elizabeth
Cultura / Un libro di corsa: L’ultimo omicidio alla fine del mondo
Cultura / Ecco “Rafael. Una vita speciale”, la nuova serie podcast di Lorenzo Giroffi
Cultura / L’attore e cantante Andrea Bruschi a TPI: “Dalla musica al cinema: raccontare storie per me è una necessità”