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Al via Bologna Arte Fiera 2024

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Quest’anno questa storica fiera d’arte compie mezzo secolo e si potrà visitare dal 2 al 4 febbraio. Tante sono le iniziative organizzate per festeggiare l’avvenimento. Se pensiamo che alla sua prima edizione parteciparono solo 10 gallerie, sembra impossibile veder raggiungere un traguardo così difficile viste le crisi anche economiche internazionali che ci hanno accompagnati in questi decenni.

Bologna festeggia anche gli anni Settanta che l’hanno vista protagonista come oggetto di sperimentazioni artistico-architettoniche e politiche, che hanno lasciato il segno nella storia. I direttori sono sempre gli stessi dello scorso anno, Simone Menegoi ed Enea Righi, visto il record di presenze e il successo della passata edizione.

Centonovantasei sono gli espositori, prevalentemente del nord ma con una buona presenza anche del centro e del sud. Tra questi ultimi quelli romani primeggiano tra tutti e dopo la recente e bella fiera di Arte in Nuvola, la capitale cerca un nuovo ruolo ed una nuova immagine nel business del settore del mercato dell’arte internazionale.

La Fiera è strutturata con una Main Section dedicata all’arte del dopoguerra e contemporanea e con tre sezioni specializzate nella Fotografia e nelle immagini in movimento, nella Pittura del XXI secolo e nei Multipli.

Per la fotografia a curarla è sempre il grande Giangavino Pezzola responsabile di Camera – Centro italiano per la fotografia a Torino, un bel museo che consiglio a tutti di visitare.

Confermato anche Davide Ferri che si occuperà di Pittura XXI mentre ai Multipli è stato scelto per la curatela il critico e storico dell’arte Alberto Salvatori.

Inoltre, interessanti sono anche i percorsi che vi accompagneranno tra alcuni stand della Main Section e che hanno come tema il disegno.

Ad incorniciare il tutto i numerosi talk che affronteranno i vari temi del settore e poi i numerosi premi previsti anche per le gallerie espositrici e per gli artisti più giovani.

Ho trovato molto interessante la mostra “Praticamente nulla da vendere”. La performance ad Arte Fiera nel 1976, a cura di Uliana Zanetti che, grazie al suo lavoro di ricerca, ha ritrovato delle foto inedite nell’archivio della fiera stessa sulle performance di quel periodo, facendoci scoprire cose che non sapevamo anche su tanti artisti che parteciparono e tra questi troviamo Vincenzo Agnetti, Urs Luthi, Franco Vaccari ed Hermann Nitsch.

Ci sono comunque tante iniziative e citarle tutte sarebbe troppo lungo. Tra queste il ricordo dell’artista e architetto Alberto Garutti, recentemente scomparso, con una lapide collocata all’ingresso del quartiere fieristico.

Da non perdere anche lo stand di Do Ut Do curato dall’archistar Mario Cucinella, che coinvolge 13 artisti importanti, uno tra questi il bolognese Luigi Ontani, e che affronta il tema della Coscienza intesa come l’origine della creatività e della libertà. Le opere dei tredici artisti sono collocate sia nello stand che nelle sedi della Fondazione Cirulli e della galleria Stefano Forni.

Ricordo a tutti che l’associazione Do Ut Do nasce a Bologna nel 2011 ed è una organizzazione no-profit che si occupa di cure palliative per i malati terminali. Propone mostre, come in questo caso, con artisti di livello internazionale ma non solo, coinvolgendo anche le istituzioni, le gallerie, le imprese e i collezionisti.

Camminando tra gli stand tante sono le opere e ben distribuite rispetto allo scorso anno dove predominavano soprattutto gli stessi nomi di artisti. Non c’è traccia dei lavori di Jeff Koons o di Damien Hirst, per la gioia di tanti e sono presenti molti giovani, tra i quali Marco Eusepi e Agostino Iacurci. Molto interessante l’incontro con Sunil Gupta l’artista di origini indiane e malato di Aids che nello stand della galleria Materia ci ha spiegato la sua mostra dal titolo “Emerge into Light” che consiste nelle foto da lui realizzate nella N.Y. degli anni 70 nel mondo gay, testimoniando così le battaglie per i diritti civili e per la lotta contro quel male che ancora continua a mieter vittime.

Interessante anche l’incontro con l’artista Omar Galliani che allo stand della galleria Vigato di Alessandria si è lasciato fotografare accanto al suo bel lavoro criptico. Sempre li troverete sia la “Madonna delle lumache” di Vettor Pisani che la riflessiva opera “Sotto lo stesso cielo” del sempre attuale Stefano Di Stasio.

La galleria Mazzoleni che ci ha abituato ad ogni fiera alle luminarie dell’artista Marinella Senatore stavolta ci propone lavori diversi e dei disegni su carta che sembrano delle foto, realizzate nel 2019 e che affrontano le tematiche e le battaglie per i diritti delle donne.

Da vedere lo stand della galleria Lia Rumma che torna dopo tanti anni in fiera con nomi molto del calibro di Kiefer, Kentridge, Beecroft e Tosatti e prende anche il premio alla carriera che le sarà consegnato nei prossimi giorni.

Finalmente sarà presentato il catalogo di Francesco Jodice dal titolo “West” dall’omonima mostra dell’artista al Museo Archeologico Nazionale di Napoli che vi consiglio di andare a vedere. La mostra riguarda un suo progetto di 70 foto a colori di grande formato realizzate in alcuni stati americani. Per gli appassionati di fotografia è un must.

Se verrete a visitare la Fiera, e vi consiglio vivamente di farlo, ricordatevi che sabato 3 febbraio c’è anche la Bologna Art City White Night dove una marea di eventi vi aspettano per festeggiare con mostre, performance, eventi e happening che tireranno avanti tutta la notte.

Vi assicuro che dopo aver visitato la Fiera sarà una bella sfida quella di arrivare svegli ed energici fino al mattino. Buona visione.

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