“Siamo al fianco del Cinema America”: il commento del redattore di Scomodo
Aggressione Cinema America commento Scomodo – I fatti di questi giorni, nella loro assurdità, hanno avuto un particolare in più. In Italia le aggressioni di stampo fascista non sono certo una novità: dagli anni di piombo a oggi non c’è mai stato momento in cui militanti di sinistra di ogni sorta non abbiano rischiato di finire accerchiati in maniera sistematica.
Le giovanili dei partiti di estrema destra si sono annidate nelle scuole, hanno invaso le piazze e hanno agito nell’ombra per intimidire chiunque provasse a controbattere in maniera più o meno accesa.
E sì, nel ventunesimo secolo il fascismo ha persino ucciso. Le aggressioni a dei ragazzi prima, a una ragazza poi colpevoli di indossare una maglietta “antifascista” hanno un sapore diverso per chi fa attivismo a Roma.
A essere colpito è il cuore di chi ha deciso di migliorare la propria città riempiendo le piazze di persone e di cultura, da Tor Sapienza a Ostia, passando per una piazza che grazie a quei ragazzi ha cambiato volto.
E che, sette anni fa, decisero di opporsi alla demolizione di una sala cinematografica dove una città ingorda voleva costruirvi parcheggi e appartamenti, continuando a trasformare i quartieri di Roma in dormitori.
La prima aggressione ci ha stupito, pur conoscendo bene le dinamiche in cui si entra quando si cerca di opporre la cultura, la socialità, la condivisione di conoscenze alla schifosa visione di città grigia e violenta di una fazione politica.
Quella avvenuta stanotte ci ha spaventato. Per la poca distanza dalla prima, per la paura che non si tratti di un solo secondo episodio, per la conoscenza che negli anni abbiamo avuto modo di avere di questi individui.
E perché, quasi tre anni fa, successe anche a noi: due ragazzi che uscivano dall’ex Manicomio di Santa Maria della Pietà, dove si era appena tenuta una delle nostre notti di cultura e socialità, furono aggrediti a bastonate da una decina di fascisti incappucciati.
E tuttavia, al timore che questi episodi diventino solo i primi di una serie di aggressioni mirate, abbiamo scelto di rispondere con la scelta di sostenere i ragazzi del Cinema America affiancandoli nei quartieri: sotto i loro schermi, nelle piazze, nelle strade.
L’unione tra percorsi e realtà diverse in condizioni così difficili è l’unico modo per affrontare fenomeni del genere. I fatti di questi giorni, nella loro assurdità, ci hanno prima stupiti, poi spaventati.
Ma ora siamo decisi. Saremo al loro fianco, perché crediamo in una società fatta di persone e realtà culturali che si nutra di rapporti umani, sostegno e solidarietà. Che parta da piazze e strade e renda possibile immaginare orizzonti comuni. Ci vediamo in piazza!