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Home » Cronaca

Wikipedia cancella la biografia del professor Orsini: ecco perché non ha alcun senso parlare di censura

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Nelle ultime ore si è scatenata sul web e sui social una polemica dopo la cancellazione dall’enciclopedia online Wikipedia della pagina biografica di Alessandro Orsini, docente della Luiss che in queste settimane è stato frequentemente ospite in tv in merito al conflitto in Ucraina.

In queste ore sui social, dopo che la notizia della cancellazione della pagina sul professor Orsini è stata riportata anche da alcune testate, ci sono state molte polemiche, molte delle quali hanno alluso a una presunta “censura” che Wikipedia avrebbe attuato nei confronti di Alessandro Orsini e conseguentemente delle sue idee. In realtà ogni ricostruzione di tipo “politico” di questa vicenda non ha sostanzialmente nessun senso. 

Andiamo innanzitutto a spulciare la pagina utente dell’amministratore di Wikipedia che ha materialmente cancellato la voce di Orsini; a chi chiede lumi sulle spiegazioni viene risposto testualmente: “Il testo della voce era innanzitutto un CV che era stato copiato da un sito (quindi, l’immediata per Copyright ci stava tutta ed era un atto dovuto). Secondo motivo: era pure scritto coi piedi perché era un vero e proprio CV in stile “Linkedin”: anche in questo caso ci stava l’immediata. Gli IP che continuavano a creare la voce continuavano a mettere stolidamente sempre gli stessi contenuti, per non parlare poi dei titoli con cui creavano la voce (“Prof. Alessandro Orsini”, “Alessandro Orsini patriota” e via discorrendo)”.

In sostanza che cosa è successo?  Vediamolo nel dettaglio. La pagina di Orsini è stata scritta la prima volta all’alba di questo venerdì 18 marzo da un utente “di passaggio”, quindi non registrato a Wikipedia, che forse non conoscendo le regole, ha fatto un copia e incolla da un altro sito. Tutto ciò è stato prontamente notato dagli amministratori che hanno cancellato il tutto nel giro di pochi minuti. Altri due nuovi tentativi di creare nuovamente la pagina sono poi avvenuti nella tarda serata dello stesso 18 marzo, anche in questi casi non rispettando le suddette regole, e quindi gli amministratori hanno proceduto immediatamente a cancellare ancora il tutto, aggiungendo inoltre un “blocco” alla scrittura della pagina per 24 ore (tranne gli utenti già attivi e registrati da tempo).

Insomma, si sarebbe forse al limite potuto parlare di “censura” se fossimo stati di fronte a una pagina che magari esisteva “indisturbata” su Wikipedia da mesi e mesi, e fosse stata cancellata “proprio ora” contestualmente alle sue apparizioni televisive. Ma in realtà non è successo nulla del genere. 

Qui siamo di fronte al classico caso di un personaggio che viene inserito su Wikipedia sull’onda mediatica di un fatto molto recente (il cosiddetto “recentismo”). È un po’ quello che accade da anni sull’enciclopedia per altri tipi di biografie, create (spesso non rispettando la formattazione e facendo copia e incolla da altri siti) sull’onda emotiva e mediatica di fatti specifici che non considerano la prospettiva storica che un’enciclopedia dovrebbe avere. Analoghe cancellazioni “lampo” di personaggi avvengono ad esempio molto spesso appena un giovane calciatore esordisce in Serie A o appena un giovane attore recita in un film. Essi infatti non rientrano nei criteri, ma sovente vengono scritti da utenti di passaggio e puntualmente poi cancellati immediatamente dagli amministratori. Ovviamente in quei casi non si crea nessun polverone mediatico, cosa che invece è avvenuta in questo caso.

Chiudiamo con un aspetto ulteriore, che conferma quanto le reiterate cancellazioni della pagina di Orsini siano avvenute praticamente “in automatico” poiché non rispettavano i requisiti minimi. Generalmente se una pagina è scritta rispettando tutti i requisiti (formattazione, presenza delle fonti, no “copia e incolla”, rilevanza del personaggio) essa infatti non può essere affatto cancellata da Wikipedia con un semplice click da parte di un amministratore. Bensì vi è una “procedura di cancellazione” ben precisa, con delle regole chiare e che coinvolge numerose persone. Essa, da regolamento, prevede una settimana di tempo nella quale gli utenti registrati da tempo possono discutere, adducendo le motivazioni del mantenere o del cancellare la voce in questione. Qualora non si raggiunga un sostanziale consenso in una direzione o in un’altra, poi tale discussione può essere prolungata di un’ulteriore settimana. Se al termine di questo periodo manca ancora un consenso, gli amministratori dell’enciclopedia possono decidere di aprire una vera e propria votazione, fra gli utenti registrati. 

Insomma, sia nel caso di Alessandro Orsini, sia in casi simili, non ha alcun senso parlare di “censura”: la comunità di Wikipedia (che – lo ricordiamo – non è una testata giornalistica e non è composta da professionisti retribuiti, ma da volontari) ha delle proprie regole interne vigenti da anni e le decisioni sulla sorte delle pagine dell’enciclopedia discendono puramente dall’applicazione di esse.

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