Giallo di Caronia, ecco il testimone: “Dopo l’incidente Gioele era vivo in braccio a Viviana”
Dopo l’incidente stradale, quando Viviana Parisi ha scavalcato il guard rail, suo figlio Gioele “era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita”. Lo ha raccontato un testimone agli inquirenti che stanno cercando di far luce sulla morte della dj e sulla scomparsa del figlio di 4 anni. Il testimone è uno dei due turisti del Nord Italia che avevano assistito alla scena ma di cui si erano perse le tracce. Dopo i continui appelli, l’uomo si è finalmente messo in contatto con gli inquirenti e ha riferito quello che ha visto.
“Il piccolo non era ferito né aveva sangue, il testimone ci ha detto che il bambino aveva gli occhi aperti e aveva il viso appoggiato sulla spalla destra della madre”, spiega il procuratore di Patti, Angelo Cavallo. “Per il resto, tutte le piste restano ancora aperte sulla fine di Viviana e del suo bambino. Ora la priorità è trovare il piccolo Gioele, abbiamo a disposizione quattro cani della polizia di Stato specializzati nelle ricerche di persone scomparse. Non ci fermiamo”.
La testimonianza permette di escludere una delle ipotesi che erano state avanzate in particolare nelle ultime ore: e cioè che Gioele fosse morto nell’incidente stradale all’altezza di Caronia e che lo spavento per l’accaduto avesse mandato in confusione la madre. Non è andata così: secondo il testimone, dopo il sinistro Gioele era ancora vivo. E la madre Viviana ha scavalcato il guard rail portandolo con sé in braccio.
La ricostruzione
Lunedì 3 agosto Viviana Parisi parte in auto insieme a Gioele da casa, a Venetico, in provincia di Messina. Dice al marito che va in un centro commerciale di Milazzo per comprare delle scarpe al figlio. Ma poi prende tutt’altra direzione: imbocca l’autostrada Messina-Palermo e percorre circa 100 chilometri. Intorno alle 10,30 esce al casello di Sant’Agata di Militello. Seguono 20 minuti di buco sui suoi spostamenti. Poco dopo le 10,50 Viviana rientra in autostrada, sempre al casello di Sant’Agata, e riprende il cammino in direzione Palermo. All’altezza di Caronia, l’auto della Parisi si scontra con un furgone: un piccolo incidente, le vetture accostano per valutare i rispettivi danni. Ma, quando Viviana scende dall’auto, scavalca il guard rail e se ne va via. Di lì in poi si perdono le sue tracce. Quattro giorni dopo il cadavere della donna viene ritrovato ai piedi di un traliccio in una zona boschiva a circa un chilometro e mezzo dal luogo dell’incidente. Che fine abbia fatto il piccolo Gioele, invece, è ancora un mistero.
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