Firenze, sequestrata e violentata in un pollaio dall’ex congnato
La tragedia si è consumata nel casolare isolato dell'aguzzino, che ha anche costretto la donna a firmare una delega per l'utilizzo della sua carta di credito
Segregata e violentata in un pollaio dall’ex cognato
Oggi, venerdì 6 dicembre, i carabinieri di Pontassieve, in provincia di Firenze, hanno arrestato un uomo di 55 anni che ha segregato e violentato la ex cognata per oltre un mese nel suo casolare.
La donna ha 53 anni ed è riuscita a liberarsi dall’aguzzino, fratello del suo ex marito, scappando e camminando per sei chilometri nei boschi, dove è riuscita a contattare un’amica e a chiedere aiuto, prima ai servizi sociali e poi alla polizia.
Da lì le indagini e l’arresto del sequestratore nelle campagne della provincia fiorentina questa mattina. L’uomo, che aveva già qualche precedente, ora è accusato di sequestro di persona in concorso, lesioni, violenza sessuale, violenza privata, rapina e utilizzo indebito di carte di credito.
L’aguzzino ha rapito l’ex cognata con un inganno e con la complicità di un altro fratello, per il quale ora è stato disposto l’obbligo di dimora.
Nel suo pollaio della Val di Sieve l’assalitore ha costretto la ex cognata a firmare una delega per l’utilizzo della sua carta di credito, su cui percepisce il reddito di cittadinanza. Oltre a questo la vittima è stata obbligata a scrivere una lettera indirizzata all’ex marito per informarlo del trasferimento all’estero e giustificare la sua scomparsa.
La donna è stata picchiata violentemente anche con un tubo di plastica, e legata a una branda metallica perché non scappasse. Il 55enne toscano la liberava solo due volte al giorno perché si alimentasse con acqua e biscotti.
Nelle indagini è coinvolta anche la compagna dell’aguzzino, a cui la vittima è stata costretta a firmare la delega per l’utilizzo della carta, che secondo quanto ricostruito è stata utilizzata più volte.
A seguire le ricerche il gip Angela Fantechi.