“L’ho uccisa con una mossa da wrestling”: il 17enne di Viadana racconta l’omicidio di Maria Campai
Maria Campai è stata uccisa con una mossa da wrestling. Lo avrebbe raccontato agli inquirenti il ragazzo di 17 anni che ha confessato l’omicidio della 42enne, avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 settembre nel garage di casa del giovane a Viadana, in provincia di Mantova.
L’adolescente l’avrebbe soffocata stringendole intorno al collo braccio e avambraccio: “Tutto è durato pochi secondi”, ha spiegato il ragazzo, ora recluso nel carcere minorile Beccaria di Milano.
Ieri, lunedì 30 settembre, il gip del tribunale dei minori di Brescia ha convalidato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Il 17enne è accusato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
Non è ancora chiaro il movente del delitto, ma nei giorni precedenti il ragazzo aveva cercato online informazioni su tecniche per uccidere a mani nude. E dopo l’omicidio avrebbe trasportato il cadavere a braccia nel vicino rudere di una villetta abbandonata nel tentativo di nasconderlo. Tentativo temporaneamente riuscito, visto che il corpo della donna è stato ritrovato solo una settimana dopo.
Il giovane ha ucciso Maria Campai dopo aver avuto con lei un rapporto sessuale. Non risulta che avesse assunto alcol né droga. I due si erano conosciuti per caso su un sito di incontri. La 42enne rumena era arrivata a Viadana accompagnata in auto dalla sorella con cui abitava a Parma. Le aveva detto che aveva un appuntamento di lavoro.
Ieri i carabinieri del Ris di Parma hanno a lungo lavorato nel garage dove si è consumato l’omicidio alla ricerca di nuove tracce. In precedenza era emerso come il 17enne abbia cercato senza successo di lavare via le macchie di sangue e i residui organici.
Il ragazzo – che frequenta un istituto professionale – aveva attrezzato il garage con bilancieri e specchi per esercitarsi. La palestra era la sua principale passione: praticava Mma, uno sport da combattimento a contatto pieno, che incorpora tecniche proprie delle arti marziali e degli sport da combattimento in generale.
Sui social aveva pubblicato una selfie scattato davanti a uno specchio in palestra con la didascalia “Brian Moser”, un personaggio della serie tv Dexter: nella serie Brian Moser è un serial killer che contatta prostitute, le uccide e poi si accanisce sui loro corpi.