Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Bra, versa per un anno ansiolitici nel cappuccino della collega per prenderle il posto: condannata

Immagine di copertina

La paura di perdere il posto di lavoro ha spinto un’impiegata a versare per un anno ansiolitici nel cappuccino della collega con l’intento di prenderle il posto, dopo che l’agenzia di assicurazioni per la quale lavorano ha annunciato tagli. L’episodio, come racconta La Stampa, è avvenuto a Bra, in provincia di Cuneo. La donna è stata condannata dal tribunale di Asti a quattro anni di carcere per lesioni personali aggravate con rito abbreviato.

Il tutto è iniziato nel 2017. L’impiegata, condannata in primo grado, era incaricata di andare a ritirare le ordinazioni al bar per tutto l’ufficio durante la mattinata. Così ha sfruttato la pausa caffè per allungare il cappuccino della collega con le benzodiazepine, ansiolitici in quantità elevata,  in modo da provocarle sonnolenza, riflessi rallentati e altri malesseri. Un vero e proprio avvelenamento da ansiolitici che è andato avanti a fasi alterne fino a giugno 2018, quando i carabinieri hanno smascherato la donna.

La vittima inizialmente non ha sospettato nulla, e anzi ha iniziato a trascorrere lunghi periodi a casa, sottoponendosi a molte visite per capire quale fosse il problema. Pur non riuscendo a trovare l’origine del suo malessere, notava che stava meglio quando era a casa, e peggio quando invece trascorreva le mattinate in ufficio. Dopo un po’ di tempo aveva cominciato a sospettare che c’era qualcosa che non andava nel cappuccino, tanto da decidere di sospendere per un periodo questa quotidiana abitudine.

I carabinieri hanno seguito la sospettata al bar, notando che prima di rientrare in ufficio la donna aggiungeva qualcosa in una delle tazzine. La dipendente, in alcune occasioni, è anche stata filmata. La prova principale è stata un campione di cappuccino che la vittima aveva fatto analizzare sospettando che a causarle i fastidiosi sintomi potesse essere proprio la bevanda. Dall’esame si è visto che il cappuccino conteneva quantità elevatissime di benzodiazepine.

Leggi anche: Aereo, piscina e discoteca: così un positivo al Covid proveniente dalla Repubblica Dominicana ha contagiato 126 persone nel Vercellese

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche