Comunali a Verona, la lettera del vescovo Zenti: “Non votate chi sostiene l’ideologia gender”
In vista del ballottaggio di domenica, monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, con una lettera invita ai sacerdoti della diocesi di San Zeno, ha invitato a non sostenere candidati che “sostengono l’ideologia gender”. Il ballottaggio riguarderà Damiano Tommasi e Federico Sboarina. Uno dei doveri dei sacerdoti in occasione delle tornate elettorali nelle città è far coscienza a se stessi “e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall’ideologia del gender, al tema dell’aborto e dell’eutanasia”. Così scriveva Zenti nella missiva datata 18 giugno, in piena campagna elettorale per il secondo turno delle amministrative.
Compito degli ordinati, spiega Zenti, “non è schierarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana”. Monsignor Zenti ha 75 anni ed è prossimo a lasciare l’incarico. Il vescovo nella missiva indica altri valori sulla cui presenza i fedeli dovrebbero far attenzione nel considerare i programmi dei candidati: “Il tema della disoccupazione, l’attenzione alle povertà, alle disabilità, all’accoglienza dello straniero, ai giovani, alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne”. Queste, sottolinea Zenti, scrivendo ai presbiteri e diaconi della diocesi di San Zeno, “sono frontiere prioritarie che fanno da filtro per la coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa”.
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