Ventimiglia, uccide la ex in strada sparandole in auto. Il messaggio su Fb: “Non puoi nasconderti”
Nella giornata di ieri, domenica 13 giugno, un uomo di 65 anni ha ucciso la ex compagna a Ventimiglia. Lo ha fatto per strada davanti a testimoni, con almeno tre colpi di una pistola calibro 7.65, e poi si è ucciso. La donna aveva 30 anni.
Secondo alcune testimonianze, Sharon Micheletti – questo il nome della vittima – sarebbe arrivata in via Tenda davanti a un bar su un’auto Citroen condotta da un amico, che l’avrebbe lasciata per entrare in un locale vicino a comparare le sigarette. A quel punto il 65enne si sarebbe avvicinato e avrebbe sparato attraverso il finestrino, colpendola Sharon Micheletti che si trovava dal lato del passeggero.
L’uomo si sarebbe poi diretto nel bar, sempre con l’arma in pugno, per cercare l’amico della vittima. Testimoni hanno riferiti che quest’ultimo avrebbe cercato di fuggire dal retro, mentre la titolare del locale avrebbe chiuso la porta a vetri vedendo avvicinarsi Vicari armato. Il 65enne a quel punto si sarebbe allontanato verso il fiume Roja, dove poi si è tolto la vita.
L’uomo era stato in carcere per molestie contro la prima moglie, era tornato libero a marzo e aveva iniziato a molestare la seconda ex, che lo aveva denunciato. Appena pochi giorni prima del delitto, su Facebook l’uomo aveva condiviso un messaggio che sebbene non contenga riferimenti specifici a Sharon Micheletti appare inquietante alla luce della tragedia che si è consumata domenica. “Pensa bene che quando dormi io sono lì molto vicino figurati quando sei con l’amante, non c’è posto che puoi nasconderti”, scriveva Vicari circa due settimane fa, il 2 giugno. Un paio di giorni prima, un altro messaggio: “Bene abbiamo preso una strada senza via d’uscita”.
Si tratta del secondo femminicidio in 24 ore in Liguria. Sempre ieri, una donna di 25 anni di origini sarde e residente a Castelnuovo Magra (La Spezia), è stata uccisa dall’ex compagno in una villetta a pochi chilometri da Sarzana. La donna è stata sgozzata dopo un litigio al quale hanno assistito il figlioletto di due anni e un’amica che si sono rifugiati in bagno quando l’uomo, un cittadino maghrebino di 29 anni, ha preso il coltello. L’uomo ha poi ha aggredito tre carabinieri intervenuti ma è stato bloccato e arrestato.