Bimbo di 6 anni ferito a Ventimiglia, la procura esclude “maltrattamenti”
Il bambino di 6 anni ricoverato all’Ospedale Gaslini di Genova che avrebbe subìto un’aggressione da parte del compagno della nonna lo scorso 19 dicembre è stato sottoposto ad alcuni accertamenti che “non sembrano ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento”: si infittisce il caso intorno a Luigi C, l’uomo ascoltato dai pm il 28 dicembre e principale sospettato delle lesioni riportate dal bambino.
Il procuratore della Repubblica di Imperia Alberto Lari scrive che “non sono escluse condotte lesive volontarie in epoca antecedente” e spiega che un apporto decisivo per la risoluzione del caso di Ventimiglia “potrà essere fornito dal minore, le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile”.
Il piccolo aveva riportato fratture a otto vertebre e a un braccio, lesioni alla milza. Aveva anche un polmone collassato Il caso ha attirato una importante attenzione mediatica, al punto che il procuratore ha chiesto maggiore riservatezza soprattutto sulle informazioni che riguardano il minore “al fine di disincentivare rappresentazioni decisamente fuorvianti degli eventi”.
Oltre al compagno della nonna, anche quest’ultima è iscritta nel registro degli indagati per lesioni gravissime. La coppia aveva raccontato di aver perso di vista il bambino in un momento di distrazione, per poi ritrovarlo in strada vicino casa, ferito.
Il piccolo era stato portato in auto sul posto di lavoro del padre: quest’ultimo ha ipotizzato che suo figlio fosse stato investito da un’auto pirata, ma le telecamere della zona non avevano rilevato il passaggio di mezzi in quel periodo di tempo.