Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:14
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Venezia, 24 euro per due caffè al banco: “Ho pagato ma ero scioccata”

Immagine di copertina

Due caffè pagati a carissimo prezzo. Ben 24 euro per due “macchiatoni”, per di più al bancone. È successo a Venezia, città nota per non essere economicissima, ma questo è davvero troppo. La denuncia arriva da un’insegnante padovana originaria proprio di Venezia, che lo scorso giovedì era tornata nella città lagunare con un’amica per una passeggiata. Poi avevano deciso di fermarsi per un caffè, evitando gli storici e rinomati locali del centro, e scegliendo un comune bar, ai piedi del Ponte di Rialto, consumando per di più al bancone.

Al momento del conto l’amara e inaspettata sorpresa: “Giovedì 9 giugno ero a Venezia con un’amica per una passeggiata. Entriamo al bar “Rivo Alto”, sono le 18.30 e ordiniamo due macchiatoni che consumiamo al banco. Mi accingo a pagare e vedo che il conto è di 24 euro! 12 euro a macchiatone”. La malcapitata ha raccontato la sua disavventura in una lettera-denuncia pubblicata su La nuova Venezia e poi postata su Facebook.

La donna non ha nascosto lo shock che in quel momento le ha impedito di contestare quel pagamento assolutamente inatteso. A distanza di qualche giorno però la professoressa padovana ha raccontato l’episodio, perché si è sentita vittima di una truffa. “Ho pagato perché ero scioccata. Ho sentito che era una truffa ma ci sono rimasta così male che non sono riuscita a reagire. Ora, a distanza di qualche giorno, il ricordo di quell’episodio mi martella la testa. Che vergogna! Che vergogna e ho bisogno di dirlo e di denunciare questo comportamento”.

La donna poi ha spiegato di aver provato a contattare il locale, senza riuscirci. Ma è andata a sbirciare il sito e sul menù il caffè costa tre euro. Non dodici. Sullo scontrino in questione in realtà non c’è neanche specificata la consumazione, ma solo scritto “banco”. Dopo le inevitabili polemiche, il bar in questione ha provato a spiegare l’accaduto: “La nostra clientela è veneziana, non abbiamo menù per turisti, non vorrei che la signora abbia pagato lo scontrino errato perché da noi un macchiatone al tavolo viene 3 euro, 1,20 al bar. I prezzi sono tutti esposti. Impossibile che la signora abbia pagato quella cifra. Fosse capitato a me avrei chiamato i carabinieri”, ha dichiaro il gestore al Corriere del Veneto.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia insieme per promuovere la cultura della guida sicura in presenza di cantieri
Cronaca / Papa Francesco ricoverato al Policlinico Gemelli per accertamenti dovuti a una bronchite
Cronaca / Neonata muore durante il parto, i genitori denunciano i medici: uno di loro si suicida
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia insieme per promuovere la cultura della guida sicura in presenza di cantieri
Cronaca / Papa Francesco ricoverato al Policlinico Gemelli per accertamenti dovuti a una bronchite
Cronaca / Neonata muore durante il parto, i genitori denunciano i medici: uno di loro si suicida
Cronaca / Vite mafiose: l’identikit di un affiliato a Cosa Nostra
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / World Cancer Day: fai come Mara Maionchi, di’ sì alla lotta contro i tumori con un lascito testamentario a LILT
Cronaca / Parma, precipita elicottero: muore a 41 anni Lorenzo Rovagnati, erede dell’impero dei salumi
Cronaca / La regina Rania in visita a Roma: “La Giordania è la terra dell’ospitalità”
Cronaca / Marina La Rosa: "Mio figlio preso a pugni senza motivo"
Cronaca / Roma, 36enne ai domiciliari per stupro evade e violenta un’altra ragazza: ora è in carcere