La vedova di Carlo Vanzina: “Lui e il fratello Enrico non avevano rapporti”
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Secondo la donna i due fratelli non hanno mai festeggiato un Natale o un compleanno insieme
La vedova di Carlo Vanzina: “Lui e il fratello Enrico non avevano rapporti”
“Mio marito Carlo e il fratello Enrico non avevano rapporti ad eccezione del lavoro”: lo rivela Lisa Melidoni, vedova di Carlo Vanzina, il regista e sceneggiatore scomparso l’8 luglio 2018 in seguito a un male incurabile.
La donna ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in occasione della presentazione del documentario di Antonello Sarno Carlo Vanzina. Il cinema è una cosa meravigliosa, proiettato nella serata di ieri, venerdì 25 ottobre, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Lisa Melidoni, che ha sposato in seconde nozze il regista e con il quale ha avuto due figlia Isotta e Assia, rispettivamente di 24 e 21 anni, ha ripercorso il suo rapporto con il marito, non risparmiando critiche al fratello dell’uomo, Enrico.
A scatenare la rabbia della donna, infatti, è stato quello che Enrico Vanzina ha scritto nel libro Mio fratello Carlo, pubblicato lo scorso settembre. Secondo Enrico, infatti, il fratello Carlo aveva debiti con il fisco.
Una ricostruzione del tutto fantasiosa secondo la vedova dell’uomo, che ha parlato di “righe non veritiere scritte su mio marito”.
“Carlo era una persona talmente riservata che mai avrebbe voluto che la sua intimità nella sofferenza e nel dolore finisse alla mercé di tutti – afferma Lisa Melidoni – Così come non meritava di essere raccontato come un uomo inseguito dal fisco, lui che ha fatto più di sessanta film e che ci ha lasciati in totale serenità economica”.
Alla domanda se si riferisse a quello che aveva scritto il fratello di suo marito nel libro, la donna ha risposto: “Io Enrico non lo commento, si commenta da solo e la gente che ci conosce ha capito tutto”.
La vedova di Carlo Vanzina, poi, ha rivelato che “Con Enrico non ci siamo mai frequentati. Mai fatto un compleanno di Carlo o delle mie figlie con lui, mai un Natale o un pranzo o una cena”.
Eppure i due fratelli lavorano insieme praticamente da sempre. “Appunto. Era solo una frequentazione professionale. E poi si vedevano da Malagò per guardare la partita della Roma. Carlo era un tifoso sfegatato, innamorato di Totti. Quando la Roma perdeva mi dovevo sorbire un’ora di umore nero”.