Vaiolo delle scimmie: ecco tutto quello che c’è da sapere
Cosa sappiamo finora sul vaiolo delle scimmie? Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione? È una malattia nuova? Il dottor Fabio De Iaco, presidente del Simeu, ha spiegato a TPI che, alla luce di quanto diffuso da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Oms, non c’è da preoccuparsi. Nel frattempo, sui social hanno iniziato a circolare diverse fake news sulla malattia africana, dalla correlazione con il vaccino AstraZeneca a un presunto vaccino inventato da Bill Gates nel 2019.
Nonostante sia conosciuto come vaiolo delle scimmie, in realtà questa malattia è tipica dei roditori, come spiega l’Istituto superiore di sanità. “I pronto soccorso a livello nazionale sono stati messi tutti in allerta e prestano maggiore attenzione in caso di eruzioni cutanee sospette, in particolare su viso mani e genitali”, spiega il dottor Fabio De Iaco, presidente della Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (Simeu). Altri sintomi tipici sono febbre, forte mal di testa, dolori alla schiena, mancanza di energie e, tratto distintivo da altre malattie simili come varicella e morbillo, il gonfiore dei linfonodi.
Non ci sarà un’altra epidemia
“Non c’è da allarmarsi, né da temere un’epidemia come quella degli ultimi anni”, afferma il dottor De Iaco. “Il ceppo che si sta diffondendo adesso in Europa, quello chiamato West Africa, provoca un’infezione lieve, che guarisce nel giro di un paio di settimane”, conclude. Come riportato in una nota del ministero della Salute, infatti, esiste anche un altra variante del vaiolo delle scimmie, conosciuta come ceppo Congo, che è molto più aggressiva e nel 10 per cento dei casi porta alla morte di chi si ammala. Il tasso di mortalità del ceppo West Africa è invece dell’1 per cento.
Non si tratta di una malattia nuova
Il vaiolo delle scimmie è stato individuato per la prima volta nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Non si tratta, quindi, di una malattia nuova. Come segnalato dall’Istituto superiore di sanità, infatti, dal 1970 a oggi, sono stati segnalati casi di vaiolo delle scimmie in altri 11 Paesi africani e nel 2017, in Nigeria, si è registrato il più grande focolaio della storia. Nel 2003, alcuni casi di vaiolo delle scimmie sono stati confermati negli Stati Uniti. Mentre nel 2018 e nel 2019, nel Regno Unito, in Israele e a Singapore. Nell’ultimo mese, infine, sono stati segnalati casi di vaiolo delle scimmie anche in Italia, Spagna, Portogallo e ancora una volta in Regno Unito.
Fake news
Non esiste alcuna correlazione tra il vaiolo delle scimmie e il vaccino AstraZeneca
Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui