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Home » Cronaca

Vaccino Covid, via al piano: ecco quante dosi avrà ogni regione

Immagine di copertina
Campagna per la vaccinazione anti-Covid Credits: ANSA

I primi vaccini in Italia potranno arrivare addirittura prima della fine del 2020, se l’Ema nella riunione in programma il 21 dicembre darà il via libera al farmaco della Pfizer. Questa è l’ultima data emersa nel corso della riunione tra il governo e le Regioni che ha dato il via libera al piano italiano dei vaccini.

L’ufficio del commissario Domenico Arcuri ha reso noto che in questa prima fase la campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid 19-che verranno distribuite da Pfizer e inviate alle Regioni.

Vaccino Covid Italia: le dosi regione per regione

Sarà la Lombardia a ricevere la maggior quantità di dosi del vaccino anti-Covid della Pfizer nella prima consegna all’Italia, della quale non si conosce ancora il giorno. La regione di gran lunga più colpita dall’epidemia avrà 304.955  dosi, secondo l’ufficio del commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri. Seguono Emilia Romagna, Lazio e Piemonte. Ecco gli altri numeri confermati per ora:

• Lombardia – 304.955 dosi
• Emilia Romagna – 183.138 dosi
• Lazio – 179.818 dosi
• Piemonte – 170.995 dosi
• Veneto – 164.278 dosi
• Campania – 135.890 dosi
• Sicilia – 129.047 dosi
• Toscana – 116.240 dosi
• Puglia – 94.526 dosi
• Liguria – 60.142 dosi
• Valle d’Aosta – 3.334 dosi

Numeri contestati

I numeri sono stati però contestati dalla Campania nel corso della riunione con i Ministri Boccia e Speranza e il commissario Arcuri. Il governatore Vincenzo De Luca ha parlato infatti di piano “non commisurato a criteri oggettivi di fabbisogno”. E ha proposto che in fase di prima ripartizione del vaccini si tenesse conto della popolazione delle singole Regioni. Tale proposta non è stata però accolta.

Le prenotazioni

Le prenotazioni sono volontarie e sono iniziate martedì 15 dicembre, registrando dei rallentamenti per l’alto numero di accessi al sistema. Le prenotazioni, che riguardano operatori sanitari, dipendenti e ospiti delle rsa, si chiuderanno venerdì 18 dicembre alle ore 12.

Qualche regione italiana si sta già portando avanti: in Toscana, per esempio, sono 21mila le prenotazioni andate a buon fine e le richieste continuano ad arrivare.

Vaccino Covid Italia, prima e seconda sessione

Nel Vaccine Day europeo, prima della fine dell’anno, si effettueranno vaccinazioni simboliche in diversi Paesi oltre all’Italia (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera) e verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani. La seconda fornitura di dosi di vaccino garantita da Pfizer all’Italia sarà di 2.507.700 dosi che consentiranno nelle settimane successive “di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile”.

Chi fornirà i vaccini

La seconda azienda farmaceutica, dopo Pfizer, che fornirà i vaccini all’Italia è Moderna. L’ok al vaccino Moderna dovrebbe arrivare dalla Fda americana nella riunione in programma per il 17 dicembre e, a seguire, l’Ema dovrebbe dare la propria autorizzazione nell’incontro annunciato per il 12 gennaio.

Pfizer e Moderna nel primo trimestre 2021 dovrebbero fornire all’Italia da contratto rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1.346.000 dosi. Ma no basta. All’appello manca ancora il disco verde per AstraZeneca e Jhonson&Jhonson. In particolare il contributo di AstraZeneca è decisivo nel primo semestre in quanto dovrebbe garantire oltre 40milioni di dosi, di cui 16 milioni nei primi 3 mesi.

In totale, l’Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione sufficiente per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte. Saranno necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza.

Leggi anche: 1. Crisanti a TPI: “A mettere in dubbio il vaccino è il Ceo di Pfizer che vende le sue azioni, non io”// 2. I vaccini no-profit di Cuba che salveranno i Paesi in via di sviluppo

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