Lotto vaccino AstraZeneca ritirato, chi ha un appuntamento non vuole più vaccinarsi
ABV2856, è il numero del lotto di vaccino AstraZeneca anti-Covid che l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha ritirato in via precauzionale dopo la segnalazione di alcuni eventi avversi nel nostro territorio. Ed è anche la sequenza di lettere e numeri che ieri ha gettato nel panico le persone – 1.512.000 in Italia – che hanno già ricevuto il siero di Oxford dall’inizio della campagna vaccinale: perlopiù insegnanti, forze dell’ordine e altre categorie a rischio.
Gli eventi avversi a cui ha fatto riferimento l’Aifa sono due morti registrate in Sicilia cronologicamente dopo la somministrazione del vaccino, ma l’agenzia ha specificato che “al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi” e che “sta effettuando tutte le verifiche del caso”. Intanto la Danimarca aveva sospeso temporaneamente e in via precauzionale la somministrazione di un altro lotto del vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese dopo la segnalazione di gravi casi di coaguli nel sangue in alcuni pazienti.
“Dobbiamo continuare a credere nel valore di questi vaccini, il rapporto fra il beneficio e il rischio resta favorevole. Bisogna considerare questi eventi con molta tranquillità e credere nella validità della campagna di profilassi. Il preparato di AstraZeneca è capace di prevenire la malattia e gli effetti gravi” ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del farmaco Nicola Magrini.
Dalla Gran Bretagna intanto arriva un dato: su 10 milioni di dosi somministrate sono stati registrati solo 22mila controindicazioni. Ma sia l’Ema che l’Aifa raccomandano prudenza “fino a quando avremo elementi certi per escludere o confermare il nesso causale con gli episodi verificatisi”: un’attesa che, però, genera panico e sconforto.
Lo riportano le cronache locali: coloro che stanno avvertendo i sintomi come febbre o dolori intramuscolari temono che non si tratti solo di una reazione normale e passeggera. Come denuncia Repubblica, le persone che hanno già preso una dose vogliono essere rassicurate prima di ricevere la seconda, e chi è prenotato per AstraZeneca ora vuole ricevere il vaccino Pfizer o Moderna, o piuttosto non immunizzarsi affatto.
In molti protestano perché, dopo aver superato le resistenze legate ai dubbi su potenziali effetti collaterali, sentono che la fiducia riposta nel vaccino è stata tradita. I medici e le Asl, presi d’assalto dalle richieste di chiarimento, raccomandano ai pazienti che hanno già ricevuto il siero AstraZeneca di non fare nulla in assenza di sintomi. Ma bloccare l’ondata di panico non sarà facile né per gli addetti ai lavori né per le autorità governative che portano avanti la campagna.
Ieri, subito dopo la notizia del ritiro del lotto incriminato, il premier Mario Draghi ha diffuso un messaggio. “Da un colloquio telefonico con Ursula Von der Leyen è emerso che non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca”, hanno riferito fonti di Palazzo Chigi.