Contrae la febbre Dengue in vacanza e poi torna a casa: scatta il piano di disinfestazione a Forlì
Una ragazza di 14 anni ha contratto la febbre Dengue a Forlì, al ritorno da una vacanza. L’ha reso noto l’amministrazione comunale mercuriale, su segnalazione del Dipartimento di Sanità Pubblica forlivese del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna.
La ragazza, che era stata in viaggio in un Paese dell’Africa, ha manifestato i primi sintomi, mal di pancia, febbre alta e nausea, pochi giorni dopo il suo ritorno. Ora è ricoverata in ospedale a Forlì, ma il quadro clinico non è grave.
Il comune ha comunque adottato il protocollo straordinario, che prevede una disinfestazione negli ambienti adiacenti alla residenza della persona che ha contratto il virus e negli altri luoghi in cui questa ha soggiornato.
La febbre di Dengue, come la malaria e altre malattie infettive causate dal contatto con un insetto, è di origine virale e non si contrae da uomo a uomo, ma attraverso punture di zanzare, nel caso della febbre Dengue della cosidetta zanzara tigre, che colpisce di giorno soprattutto in alcuni paesi dell’Africa, in America meridionale e centrale, nel sud est asiatico, in Cina, in India, in Medio Oriente e in Australia. Il virus ha un periodo d’incubazione che va dai due ai sette giorni, periodo in cui una nuova zanzare può prelevare il sangue infetto che circola nella persona e trasmetterlo ad altri.
Per questo motivo è necessario che il paziente sia isolato e che le zanzare che circolano nell’area circostante siano eliminate.
Un altro caso di febbre Dengue è stato registrato nel comune di Buccinasco, a sud di Milano. Il paziente è adesso in cura.
La guarigione completa avviene in modo naturale dopo due settimane dalla contrazione del virus. Non esiste infatti una terapia specifica per la patologia.