Va in travaglio sul Frecciabianca: bimba nasce in 40 minuti con l’aiuto della capotreno e di un’ostetrica al telefono
Quando la capotreno del Frecciabianca, partito da Roma con destinazione Torino, è stata avvertita che una passeggera, incinta, era in travaglio, non si è persa d’animo cercando aiuto tra i viaggiatori. Si è fatta avanti un’operatrice sanitaria che ha contattato un’amica ostetrica, a casa in un giorno di riposo. La professionista, tramite videochiamata, ha dato indicazione per il parto. Nella stazione di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, il convoglio si è fermato e il vagone è stato trasformato così in una sala travaglio. La bambina è nata intorno alle ore 12 di lunedì. Il treno è arrivato in ritardo, ma nessuno si è lamentato, felici della nascita della piccola.
“Ciao Daniela, sono su un treno e c’è una donna in travaglio, mi aiuti a farla partorire?”, è iniziata più o meno così la telefonata che ha contribuito a far nascere una bambina sul Frecciabianca. “La prima cosa che ho pensato, quando ho risposto alla chiamata, è stata a uno scherzo – racconta l’ostetrica Daniela Sanfilippo contatta da FSNews.it – poi quando ho capito che era tutto vero mi sono resa conto che la soluzione della videochiamata, proposta dai dipendenti di Trenitalia, fosse la migliore”.
Il caposervizi all’inquadratura con il compito di far vedere bene tutto ciò che succedeva, il capotreno a supportare emotivamente e praticamente la mamma, l’ostetrica da casa a coordinare e l’operatrice sanitaria ad aiutare nella gestione del parto.
“Il personale di Trenitalia è stato perfetto, ha collaborato in ogni manovra, così come i viaggiatori – racconta Isabella Carnero, operatrice sanitaria – la neomamma si è sentita protetta riuscendo a dare alla luce la sua seconda figlia. Ho capito, inoltre, che tutte le stelle si erano allineate quando, chiedendo degli asciugamani, una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e me li ha dati. Erano profumati, puliti e perfino stirati. Una roba di altri tempi”.
Un’emozione indescrivibile, un po’ per tutti. Non solo per la donna che ha generato la vita. «Una giornata di lavoro particolare, come mai mi era accaduta – afferma il capotreno Loredana Ferreri – è andata tutto per il meglio.
Mi fa piacere aver contribuito a questo bel momento. Lavoro in Trenitalia dal ’95, questo è stato il giorno più adrenalinico e bello della mia carriera professionale».
La bambina è nata, intorno alle ore 12, in appena 40 minuti di travaglio, accolta da tutti i viaggiatori presenti visibilmente commossi e felici. Ora è, insieme alla mamma di nazionalità straniera, all’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure trasportata dalla Croce Verde salita sul treno dopo che la piccola era già venuto al mondo.