L’Università di Padova distribuirà assorbenti gratis alla comunità studentesca: è il primo ateneo in Italia
Un gettone, distribuito gratuitamente dalla segreteria dell’Università di Padova a chiunque facente parte della comunità studentesca ne faccia richiesta, permetterà di ritirare un assorbente dai dispenser installati in tutte le 32 sedi dell’ateneo: la decisione, arrivata ieri per opera del Senato accademico su spinta degli studenti dell’Unione degli universitari, segna il punto di arrivo della sperimentazione avviata nel 2021 nei dipartimenti di Scienze Statistiche e Matematica, che aveva ricevuto largo consenso. I dispenser saranno posizionati all’esterno dei bagni entro la fine dell’anno accademico. “Una vittoria storica per la nostra associazione, da anni denunciamo l’assurdità del costo di questi beni di prima necessità, finalmente anche l’Università di Padova prende posizione”, dice Domenico Amico, coordinatore di Studenti Per Udu Padova e membro del Senato accademico. “Poco dopo le elezioni studentesche del 2020 abbiamo portato la discussione negli organi di Ateneo, ma la questione si è arenata. Con il ricambio della governance, abbiamo ripreso la discussione con il nuovo prorettore al benessere e il prorettore al Bilancio ottenendo lo stanziamento dei fondi necessari per installare un distributore in ogni dipartimento”.
Anche sul posizionamento dei distributori c’è stata una trattativa. “Abbiamo insistito affinché non si rivelassero transescludenti, rischio concreto con il posizionamento nei bagni femminili. Allo stesso modo il poter prelevare i gettoni autonomamente, senza doversi recare in segreteria a richiederli, tutelerebbe la privacy di chi ne ha bisogno”, spiega Anna Tesi, rappresentante degli studenti in Consiglio di amministrazione con Udu Padova. “Il senso di avere dei distributori di assorbenti gratuiti e in spazi neutri ha un significato politico chiaro: le mestruazioni sono ancora stigmatizzate, da qui la nostra decisione di rendere i distributori ben visibili. Inoltre, anche se gli assorbenti non sono più tassati come beni di lusso, restano comunque una spesa esosa. Poterne usufruire invece gratuitamente nei luoghi di istruzione lancia un importante messaggio: l’Università che vogliamo deve essere un luogo inclusivo ed equo”. Dal Consiglio nazionale dell’associazione studentesca Alessia Conti lancia un appello al governo: “Chiediamo alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, di farsi portavoce delle nostre istanze nell’azione del Governo: questi dispositivi sanitari dovrebbero essere gratuiti e garantiti nei luoghi di istruzione e di lavoro prima di tutto. Il Governo attuale ha a capo la prima donna Presidente del Consiglio, ma sarà veramente capace di lottare contro questo stigma e le disuguaglianze di genere?”.