Unesco, il tartufo italiano è patrimonio immateriale dell’umanità
La cerca e la cavatura del tartufo in Italia ha attenuto il riconoscimento di “patrimonio immateriale dell’umanità” dall’Unesco. Il Made in Italy festeggia e quest’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi ai primi nove mesi dell’anno, il tartufo ha conosciuto anche l’aumento record delle esportazioni: +44% nel 2021.
L’ingresso del tartufo tra i patrimoni dell’umanità – sottolinea Coldiretti – tutela un cultura storica del territorio segnata da uno speciale rapporto con la natura in un rito ricco di aspetti umani e culturali. Una tradizione determinante per molte aree rurali montane e svantaggiate anche dal punto di vista turistico e gastronomico”.
Il riconoscimento dell’Unesco permetterà anche, per Coldiretti, una maggiore difesa “contro i recenti tentativi di copiare all’estero in laboratorio il pregiato Tartufo Bianco per sostituire quello italiano, che al contrario cresce spontaneamente in natura e viene raccolto con tecniche e conoscenze tramandate da secoli”.
In Italia l’arte della ricerca del tartufo coinvolge circa 150mila cercatori, cavatori e appassionati e naturalmente anche i preziosi cani “da tartufo”.