Ultras ucciso a Roma, saltati i funerali di Fabrizio Piscitelli
Erano fissati dalla questura alle 6 al cimitero Flaminio
Saltati i funerali dell’ultras ucciso a Roma
Sono saltati i funerali in forma privata di Fabrizio Piscitelli, l’ultras della Lazio ucciso nei giorni scorsi a Roma, che erano fissati dalla questura alle 6 al cimitero Flaminio. Come annunciato ieri, i familiari non si sono presentati all’obitorio del policlinico Tor Vergata per il trasferimento della salma. Nella notte c’è stata una visita dei familiari alla camera mortuaria, ma poi sono andati via all’arrivo delle forze dell’ordine.
Il piano di sicurezza predisposto dalla questura è comunque scattato dalla notte. Sotto la lente non solo l’area del cimitero Flaminio, dove alle 6 era fissata la funzione, e il policlinico Tor Vergata dove si trova la salma, ma anche altre zone della città dove potrebbero crearsi assembramenti spontanei di tifosi.
Piscitelli, conosciuto come Diabolik, aveva 53 anni ed era il capo indiscusso della tifoseria laziale denominata Irriducibili. Mercoledì 7 agosto è stato raggiunto da un colpo di pistola in testa nel parco degli Acquedotti di Roma, un’estesa area verde confinante con il parco dell’Appia Antica.