Casale Monferrato, 35enne ucciso di botte come Willy: morto dopo due giorni di agonia
Casale Monferrato, 35enne ucciso di botte come Willy: morto dopo due giorni di agonia
Morto dopo due giorni di agonia. Cristian Martinelli si è spento domenica scorsa dopo essere stato pestato a sangue di fronte alla stazione di Casal Monferrato, in provincia di Alessandra. Il 35enne era stato accerchiato da un gruppo di dieci giovani, preso a calci e pugni e colpito con una spranga di ferro.
A far scattare il pestaggio forse qualche parola detta a una ragazza del gruppo, già noto alle forze dell’ordine. Secondo le testimonianze raccolte dall’edizione torinese del Corriere della Sera, Martinelli avuto qualche problema di droga in passato, ma ne era uscito e stava prendendo in mani la sua vita. “Era una persona buona. Non meritava di morire così”, il racconto di alcuni giovani intorno alla stazione, confermato dalla sorella. Da tempo il gruppo importunava Martinelli, arrivato in stazione per andare a fare una visita di controllo.
Solo dopo qualche ora, il 35enne si è accorto di stare male ed è stato soccorso da alcuni pensionati. Barcollante, è stato portato in ospedale con “un rene spappolato e varie emorragie”, secondo quanto riferito dalla sorella.
Per la sua morte, i carabinieri hanno fermato Nicolae Capstrimb, 20enne di origine moldava, indagato per omicidio volontario. Le indagini della procura di Vercelli potrebbero non fermarsi solo al giovane, a cui era stato inizialmente contestato il reato di lesioni aggravate.