Turista 20enne stuprata in un convitto gestito da suore nel pieno centro di Roma
Turista 20enne stuprata in un convitto gestito da suore nel pieno centro di Roma
Una ragazza norvegese di 21 anni è stata stuprata nella camera di un convitto di Roma (zona dell’Esquilino), gestito dalle suore, da due ragazzi conosciuti poco prima. La violenza, secondo quanto ricostruito, è avvenuta la notte di mercoledì 15 giugno quando la ragazza, in vacanza nella Capitale con un’amica, ha conosciuto in città altri due turisti: due ragazzi danesi, entrambi 20enni. I quattro giovani hanno passato la serata insieme in zona Termini fino a quando la 21enne ed uno dei due amici danesi hanno deciso di intraprendere una lunga passeggiata per poi andare in camera del ragazzo, in un convitto casa vacanze gestito dalle suore nella vicina via Nino Bixio. Gli altri due giovani invece si sarebbero separati.
Intorno alle 3 di notte i due hanno aperto la porta della stanza del ragazzo danese dove ad attenderli c’era l’amico. Qui è iniziato l’incubo. Secondo quanto raccontato dalla vittima, la giovane è stata infatti costretta ad avere rapporti sessuali sia con il ragazzo con cui si voleva appartare, sia con il suo connazionale. Una violenza sessuale vera e propria. Uno stupro a cui la ragazza non è riuscita a sottrarsi. La ragazza, sotto choc, è poi riuscita a chiamare la sua amica, che preoccupata la stava cercando. Le due si sono quindi incontrare poco distante, in via Conte Verde dove poi hanno fermato la prima volante della polizia in transito. In lacrime la ragazza è stata trasportata dall’ambulanza all’ospedale San Giovanni Addolorata dove poi è stata ascoltata dagli investigatori di polizia dei commissariati Esquilino e Viminale. Una volta ricostruito il tutto i due giovani sono stati rintracciati e ora dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo.