Trieste, CasaPound oscura la foto di Mattarella al Comune
Trieste CasaPound Mattarella – A Trieste, nel corso di un comizio elettorale per le Elezioni Europee 2019 (qui la lista con tutti i candidati), la foto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stata oscurata. L’episodio, ritenuto dall’opposizione un grave sgarbo istituzionale, è avvenuto in una sala concessa dal Comune a CasaPound. La notizia è stata riporta da Il Piccolo.
La bandiera europea è stata esposta per l’occasione dietro al tricolore italiano e dinnanzi la foto del presidente della Repubblica, al fine di oscurarne l’immagine. “Bruciamola” è stato il commento di qualcuno presente in platea, in riferimento alla bandiera europea. Poco sotto un’altra bandiera europea, con una X rossa sopra. La rappresentante comunale, che faceva gli onori di casa, non avrebbe tuttavia protestato.
Queste le parole pronunciate infatti da Francesco Clun, candidato di Trieste alle elezioni europee per CasaPound Italia Destre Unite: “Che facciamo di questa bandiera? La buttiamo? C’è anche Mattarella”.
“Questo spazio comunale ci è concesso per legge. E noi vogliamo occupare tutte le sede istituzionali. Ce lo garantisce la nostra Costituzione democratica e sovranista. Quelli che protestano in piazza sventolando la Costituzione non lo vogliono capire”, ha detto Clun.
Trieste CasaPound Mattarella | La reazione di Fratoianni
“Vedo che non contenti delle manifestazioni contro i migranti, delle cerimonie in ricordo del fascismo, e delle intimidazioni e violenze contro chi non la pensa come loro, i camerati di CasaPound se la prendono anche con il Presidente della Repubblica, oscurando persino la sua foto in quelle sedi istituzionali, che la destra e la Lega concedono generosamente ai fascisti. Come è successo sabato a Trieste, e prendo atto del fatto che nessuno sia intervenuto, mentre in tutta Italia le forze dell’ordine dell’ordine sono sguinzagliate a sequestrare striscioni sui balconi”.
Lo afferma Nicola Fratoianni de La Sinistra, denunciando quanto avvenuto a Trieste nella sala comunale concessa dall’amministrazione a CasaPound. “Un gesto inutilmente oltraggioso nei confronti del Capo dello Stato ed anche un po’ eversivo. Un argomento in più per chiedere ancora una volta lo scioglimento di queste organizzazioni neofasciste”, conclude Fratoianni.