Il tribunale di Bologna contro il decreto sicurezza, iscrizione all’anagrafe per due richiedenti asilo
Sentenza tribunale Bologna migranti | Il tribunale di Bologna ha dato ragione a due richiedenti asilo a cui era stata negata l’iscrizione all’anagrafe in seguito al decreto sicurezza. I giudici hanno ordinato al Comune di iscrivere le due persone all’anagrafe di Bologna.
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha accolto con favore la sentenza e ha detto che il Comune l’applicherà immediatamente. “Smentire la destra significa batterla usando la legge e la legalità democratica”, ha detto Merola.
Di parere opposto al sindaco Merola è stato, come era prevedibile, Matteo Salvini, che ha definito la sentenza del tribunale di Bologna “vergognosa”.
“Se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Ovviamente faremo ricorso contro questa sentenza, intanto invito tutti i Sindaci a rispettare (come ovvio) la Legge”, ha detto il ministro dell’Interno
Il provvedimento del 2 maggio del Tribunale ordinario di Bologna accoglie integralmente il ricorso presentato da una cittadina extracomunitaria richiedente asilo, che si era vista respingere la domanda di iscrizione all’anagrafe comunale di Bologna, a causa del decreto sicurezza.
Il giudice del Tribunale di Bologna, Matilde Betti, ha accolto il ricorso della donna, che è attualmente ospite di una struttura di accoglienza, e che era scappata dal suo paese di origine perché perseguitata.
Per il tribunale “la norma non contiene un divieto esplicito di iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo, bensì evidenzia come il permesso di soggiorno per richiesta asilo non vale a consentire l’iscrizione anagrafica del richiedente in base a tale permesso”.
Secondo i giudici, la frase “non costituisce titolo per la iscrizione anagrafica” rappresenta un problema interpretativo.
Il decreto sicurezza e una successiva circolare inviata dal ministero dell’Interno a tutti i Comuni, aveva specificato che l’essere in possesso del permesso di soggiorno, non dà in automatico titolo a essere iscritti all’anagrafe comunale.