La provincia di Treviso è tra quelle con il più alto tasso di casi positivi al Coronavirus in Italia, con 730 persone attualmente infette, 331 pazienti morti dall’inizio dell’epidemia e 2.645 guariti. Stando all’ultimo bollettino della Regione Veneto, diffuso ieri, lunedì 24 agosto, dei nuovi casi positivi registrati in Regione in 24 ore, 146, 84 sono emersi nella Marca, il che porta il bilancio dei casi nella provincia a 730. Al momento sono dieci le persone ricoverate, ma nessuno in terapia intensiva. Sono invece più di 1.400 i pazienti in isolamento domiciliare nella provincia di Treviso, di cui cinque con sintomatologia, un numero che corrisponde a oltre la metà dei casi in isolamento domiciliare registrati nella Regione.
L’alta concentrazione di persone infette nella provincia è dovuta in parte all’esplosione dei contagi che ha coinvolto alcune importanti aziende del territorio, ma secondo il direttore generale dell’Usl di Treviso Francesco Benazzi, il dato è dovuto anche ad altri fattori, quali i rientri dai soggiorni all’estero. “Da noi ci sono numericamente più positivi, ma questo non significa che il virus si sia maggiormente diffuso nella popolazione. Il fatto è che nella nostra provincia si sono accesi dei focolai, ben circoscritti, legati da un lato ai rientri dalle vacanze, in particolare dalla Croazia, dall’altro alla comunità straniera: prima ha riguardato le badanti di ritorno dall’Est Europa, poi gli ospiti della Caserma Serena, infine i lavoratori dell’Aia di Vazzola”, ha dichiarato Benazzi al Gazzettino.
L’Aia di Vazzola è uno stabilimento che in pochi giorni ha visto schizzare i casi positivi da 22 a 125 (su 528 testati), riguardanti per la maggior parte lavoratori di origine senegalese, tutti posti subito in isolamento domiciliare. “La situazione ci rende estremamente preoccupati. 125 contagiati da Covid-19 su 500 lavoratori presenti in azienda sono un dato estremamente elevato, e purtroppo destinato ad aumentare mentre procede lo screening sui lavoratori. Si trovano in pericolo non solo i lavoratori e le loro famiglie, ma pure i trasportatori che accedono allo stabilimento, e la cittadinanza tutta, a partire dalle attività commerciali frequentate dai lavoratori”, hanno commentato a Treviso Today Elisa Casonato, capolista alle Regionali 2020 per Europa Verde Verdi Veneto Provincia di Treviso, Daniele Tiozzi (Co-Portavoce della Federazione Verdi Treviso) e Stefano Dall’Agata (Verdi Treviso).
Intanto a partire da oggi, proprio alla luce della curva epidemica in aumento nella Regione – dove l’ultimo bilancio diramato dal ministero della Salute ha riportato 22.071 casi totali dall’inizio della pandemia, di cui 116 emersi nelle ultime 24 ore – potranno effettuare il tampone anche coloro che abbiano una temperatura superiore ai 37,5, tosse e difficoltà respiratoria, e direttamente ai punti di screening invece che attraverso la prenotazione e la prescrizione del medico di famiglia.
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