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Treni cancellati tra Calabria e Campania fino a venerdì: Italia spaccata in due

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Un’Italia spaccata in due sul fronte ferroviario fino a venerdì, con la Calabria praticamente isolata dal resto del Paese. Sono molti i viaggiatori che in queste ore sono costretti a riprogrammare il proprio viaggio a causa di un’interruzione ferroviaria totale che andrà avanti fino a venerdì 26 luglio, isolando ancor di più le regioni dell’estremo Sud, in un periodo di grandi partenze per le ferie estive. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali subiranno cancellazioni, ritardi e pesantissime limitazioni di percorso a partire da ieri, 22 luglio, e fino al 26. Trenitalia ha avvisato i propri clienti di riprogrammare per tempo il proprio viaggio, per chi in questi giorni aveva previsto di partire da e per la Calabria e la Sicilia.

Un forte stop alla circolazione resosi necessario dopo il deragliamento di alcuni carri vuoti di un treno merci, avvenuto il 9 luglio scorso in Campania, in provincia di Salerno. Già nei giorni scorsi si erano registrate cancellazioni e ritardi, con la circolazione rallentata sulla tratta, dove si è viaggiato a binario unico e con velocità ridotta. I disagi, dunque, non sono mancati, fino alla decisione di procedere alla chiusura totale della linea Battibaglia-Sapri dal 22 al 26 luglio.

Si tratta di uno snodo strategico per i collegamenti tra il Nord e il Sud del Paese, in quanto passaggio fondamentale per i treni sulla Ferrovia Tirrenica Meridionale, che collega Calabria e Sicilia con il resto dello stivale. Lo stop di quattro giorni si è reso necessario per consentire la rimozione dei carri sviati e completare i lavori di ripristino dell’infrastruttura.

Nel dettaglio, come spiegano da Trenitalia, dalle ore 22:00 di lunedì 22 luglio alle ore 06:00 di venerdì 26 luglio, la circolazione sarà sospesa fra le stazioni di Vallo della Lucania e Sapri. Soppressi anche alcuni regionali. Nello specifico, alcuni treni che viaggiano verso nord si fermeranno a Sapri dove ci saranno bus navetta verso Vallo della Lucania. Lo stesso vale per i treni verso sud che si fermeranno a Vallo della Lucania con bus che poi porteranno a Sapri. Limitazioni e cancellazioni interesseranno anche gli Intercity.

Per quanto riguarda l’Alta Velocità, i Frecciarossa e Frecciargento diretti a Reggio Calabria si fermeranno a Battipaglia. Alcuni di loro subiranno cambio di numero con partenza da Sapri. Lo stesso accadrà per quelli in direzione opposta con stop a Sapri. Solo da venerdì 26 luglio la circolazione tornerà lentamente alla normalità, ma non solo esclusi anche dopo quella data limitazioni, ritardi o qualche cancellazione.

Trenitalia invita tutti i viaggiatori a riprogrammare il viaggio e a consultare la pagina Infomobilità su Trenitalia.com e sull’App prima di recarsi in stazione. È previsto il rimborso integrale del biglietto in caso di rinuncia al viaggio. Trenitalia inoltre ha incrementato l’assistenza nelle stazioni del tratto interessato e ha inviato ai viaggiatori circa 15mila SMS/e-mail, attraverso il servizio di Smart Caring, per informarli preventivamente sulle modifiche del viaggio.

Uno stop che quindi creerà inevitabili disagi, ma fondamentale per ripristinare la corretta circolazione, in assenza di un’altra linea di supporto nella tratta. Sul piede di guerra i sindacati. “Il sostanziale blocco della circolazione di treni nazionali e regionali sulla tratta Salerno-Reggio Calabria dal 22 al 26 luglio certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, l’isolamento della nostra regione per quanto riguarda la mobilità su rotaia. Non il “rischio” dell’isolamento, ma, come già accaduto qualche anno fa sull’A2, a San Mango d’Aquino, la sua drammatica concretizzazione, in una crisi di mezza estate che causerà enormi disagi (pensiamo a chi deve spostarsi per ragioni di salute), penalizzerà i cittadini, i turisti, l’economia in maniera significativa. Il dato è che sia su ferro che su gomma, i calabresi possono contare su un solo collegamento”, ha scritto in una nota Tonino Russo, Segretario generale della Cisl calabrese. Che prosegue: “È il momento di prendere responsabilmente atto della indispensabilità di un nuovo tracciato che renda possibile il traffico passeggeri alla vera Alta Velocità, quella che viaggia a 300 km orari, fino a Reggio. Ciò aprirebbe non solo nuove opportunità di sviluppo, ma costituirebbe un’alternativa valida in caso di inagibilità dell’attuale linea, come accade in questi giorni. Darebbe, inoltre, senso al progetto del Ponte sullo Stretto, perché avvicinerebbe davvero la Sicilia all’Italia e all’Europa, libererebbe la nostra regione dall’isolamento anche mediante un collegamento con la linea jonica, sapendo intanto che la Galleria Santomarco tra Cosenza e Paola sarà funzionale allo sviluppo del porto di Gioia Tauro”.

“Nel silenzio assoluto di istituzioni nazionali e regionali che promuovono stratosferici risultati per export e turismo, ci troviamo ancora una volta una Calabria isolata e con costi proibitivi per i voli in entrata ed uscita”, ha commentato il Segretario della Cgil Calabria Angelo Sposato. “Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, già in passato interpellato sul tema dei servizi e delle tariffe, intervenga su Rfi e Trenitalia per capire quello che sta succedendo e poi spieghi ai cittadini calabresi che fine hanno fatto i fondi del Pnrr per l’alta velocità in Calabria”.

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