Trasporti, domani lo sciopero dei mezzi pubblici. Martedì stop per i taxi. Gli orari città per città
Trasporti, domani lo sciopero dei mezzi pubblici. Martedì stop per i taxi
Qualla che inizia domani, 9 ottobre 2023, sarà una settimana all’insegna dei disagi per il trasporto urbano. Domani, lunedì, è in programma lo sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb dei lavoratori del trasporto pubblico locale; martedì sarà la volta dei taxi. Lo sciopero del trasporto pubblico locale, si legge in una nota dell’Usb, “rivendica salari e condizioni di lavoro dignitosi; il superamento degli appalti e subappalti ad aziende private che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato; l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro; il salario minimo per legge a 10 euro l’ora”.
Gli orari
Ma quali sono gli orari dello sciopero nelle principali città? Eccoli, tenendo conto delle fasce di garanzia:
- TORINO servizio urbano – suburbano- metropolitana e centri di servizi al cliente, dalle 00:01 alle 05:59 – dalle ore 09:01 alle ore 11:59 e dalle 15:01 a fine servizio; servizio extraurbano e servizio ferroviario sfmA – Venaria-Aereoporto-Ceres dalle ore 08:01 alle ore 13:59 e dalle 15:01 a fine servizio
- MILANO dalle ore 00:01 alle 05:29 – dalle 08.31 alle 12.29 e dalle ore 15.31 a fine servizio
- BOLOGNA E FERRARA movimento e biglietterie dalle 08:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino a fine servizio; servizio scolastico dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 14:00 a fine servizio-
- FIRENZE: dalle ore 00:01 alle ore 04:14 – dalle ore 08:15 alle ore alle ore 12:29 e dalle 14:30 a fine servizio
- ROMA: servizio notturno di superficie con turni a cavallo della mezzanotte, intero turno; servizio diurno dalle ore 08:30 alle ore 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio
- NAPOLI ANM: dalle ore 05,30 alle 08,30 e dalle 17,00 alle 20,00 (ultima partenza utile 30 minuti prima); SIPPIC Funicolare: dalle ore 05,30 alle 08,30 e dalle 17,00 alle 20,00
Il giorno successivo sarà la volta dei taxi, che incroceranno le braccia per tutte le 24 ore contro le misure del decreto asset. Secondo le norme del decreto i Comuni capoluogo di regione, sede di Città Metropolitana o di aeroporto, in tutto oltre 60, potranno aumentare le licenze fino al 20 per cento di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure più snelle. I Comuni non avranno necessità di chiedere ulteriori pareri per indire i concorsi, salvo la congruità del prezzo alla Autorità dei trasporti con il principio del silenzio assenso, in un massimo di 15 giorni.