TPI incontra i giovani di Caivano: “Importante costruire un ponte culturale. Non bisogna perdere la speranza”
TPI incontra i giovani di Caivano, appuntamento all’Itis Francesco Morano
Tutti parlano di Caivano. Ma nessuno sa chi sia, cosa pensi, cosa voglia davvero la sua gente. Oggi, lunedì 18 settembre, TPI ha organizzato un incontro all’Itis “Francesco Morano” con la preside-coraggio, Eugenia Carfora e i suoi studenti, dopo aver dedicato un intero numero ai residenti e in particolare ai giovani di Parco Verde. Sul settimanale abbiamo chiesto a 10 ragazzi del posto di raccontare le loro storie in prima persona, perché chi non vive lì, non può capire e non può giudicare.
“Noi siamo felicissimi di essere qui perché l’intento principale di questa nostra iniziativa editoriale è duplice: da un lato saper ascoltare, cosa che spesso i media non fanno, e dall’altro approfondire”, ha detto il direttore di TPI, Giulio Gambino, in collegamento dall’Itis Francesco Morano con la trasmissione “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele. All’incontro erano presenti anche il vicedirettore Stefano Mentana e la giornalista di TPI Lara Tomasetta.
“Dopo il fatto bruttissimo che è accaduto qui a Caivano, bisogna saper anche ascoltare quelle che sono le esigenze delle persone le esigenze di chi qui vive, le esigenze di chi qui studia”, ha proseguito, spiegando che TPI ha “cercato di dare voce a chi queste storie le può raccontare in prima persona”. Secondo Gambino, è necessario inoltre “fare un patto con queste studentesse, con questi studenti, con la preside. Perché è importante costruire un ponte, un ponte culturale con un mondo che diversamente sembra molto lontano”.
Secondo la preside Carfora, a Caivano “c’è poco da lamentarsi. Qui c’è soltanto da fare”. “Ci sono tante persone che hanno sbagliato, ma se le lasci all’altro stato è finita”, ha sottolineato. “Nessuno deve mancare all’appello”. La preside ha anche voluto ricordare che a Caivano le scuole ancora funzionano: “C’è tanta gente che apre il cancello la mattina. Loro sono di meno noi siamo di più”. Poi l’appello: “portiamo le università al Parco verde di Caivano. Portiamo lavoro, portiamo fiducia, speranza. Noi ce la faremo. Io di questo sono convinta. Venite e incontrerete dei ragazzi non solo magici, ma che hanno una capacità di tolleranza enorme. Sono gli adulti che si devono fare un attimo perdonare l’indifferenza e la rassegnazione”.
Durante il collegamento sono intervenuti anche due studenti dell’istituto. “Sono nata e cresciuta qui e penso che Caivano è cambiata. Caivano può dare tanto a tutti e non è quella che si vede”, ha detto Luisa. La pensa così anche Nunzio: “il Parco verde da quando sono qui è cambiato tantissimo, purtroppo non posso dire nel bene. Non bisogna perdere la speranza”.