Torino, 18enne si suicida gettandosi sotto un treno: “Lo bullizzavano perché gay”
A Torino un ragazzo di 18 anni, Orlando Merenda, è morto suicida gettandosi sotto un treno: non si conoscono i precisi motivi del gesto, ma – stando ad alcune testimonianze – il giovane era bersaglio di atti di bullismo a causa della sua omosessualità. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta.
A raccontare la vicenda è La Stampa. Merenda si è tolto la vita domenica 20 giugno 2021 tra le stazioni ferroviarie Lingotto e Moncalieri. “Mi aveva confessato di aver paura di alcune persone. Non mi ha spiegato chi fossero, non ha fatto nomi. Era preoccupato. Diceva che mettevano in dubbio la sua omosessualità”, ha riferito al quotidiano torinese il fratello della vittima, Mario.
“Ciao caro fratellino mio, il tuo ultimo saluto è stato portarmi un caffè con un Kinder Bueno. Poi il pomeriggio abbiamo fatto la tragica scoperta”, ha scritto Mario Merenda in un messaggio d’addio su Facebook. “Te ne sei andato a soli 18 anni senza dire niente e ci hai lasciato un vuoto incolmabile, spero che adesso sei tranquillo e senza pensieri”.
La tesi del suicidio legato a episodi di bullismo e omofobia è stata confermata da alcuni amici di Orlando, che – sempre a La Stampa – hanno dichiarato che il 18enne era spesso preso in giro “perché omosessuale”. Non solo: dopo il suicidio, qualcuno ha scritto sul profilo Instagram del ragazzo un messaggio che fa rabbrividire, “Morte ai gay”.
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