I tifosi dell’Hellas Verona e quel logo di Hitler sui loro berretti: in 8 a rischio Daspo
I tifosi dell’Hellas Verona e il logo di Hitler sui berretti: in 8 a rischio Daspo
I tifosi dell’Hellas Verona ci sono ricascati: questa volta a scatenare la bufera sono una serie di berretti, indossati dagli ultras all’ingresso dello stadio Dall’Ara di Bologna prima della partita dello scorso 19 gennaio, con raffigurato un logo con Adolf Hitler stilizzato e l’emblema del club scaligero al posto dei celebri baffi del dittatore tedesco.
A dare la notizia è il giornale online L’Arena, che ha raccontato che sono otto i tifosi del Verona finiti nell’occhio del ciclone. Adesso rischiano un Daspo – cioè l’impossibilità di entrare negli stadi per un certo lasso di tempo – e soprattutto una denuncia per violazione della Legge Mancino, quella che sanziona ogni slogan e riferimento all’ideologia nazifascista.
Nell’occasione della partita contro il Bologna, in realtà ai tifosi in questione non è stato consentito portare i berretti con il logo di Hitler sugli spalti. Nel corso dei consueti controlli all’ingresso dello stadio, infatti, i poliziotti del capoluogo emiliano hanno subito riconosciuto il logo presente sulle toppe cucite sopra i berretti. Da lì, sono scattati i sequestri e le denunce.
I tifosi dell’Hellas Verona non sono nuovi a riferimenti nei confronti di Hitler. Mentre già in un’altra occasione, nel corso di questa stagione, gli stessi ultras scaligeri si sono resi protagonisti di un episodio di razzismo: nella partita giocata in casa contro il Brescia lo scorso 3 novembre, infatti, l’attaccante avversario Mario Balotelli è stato preso di mira con cori e buu razzisti.
SuperMario, infastidito, aveva fermato il gioco e aveva scagliato con un calcio la palla proprio verso la curva del Verona, minacciando di lasciare il campo. Un gesto eclatante che ha portato alla sospensione del match per qualche minuto. Nei giorni successivi si era sollevato un vero polverone, soprattutto per alcune dichiarazioni successive degli ultras del Verona, restii a chiedere scusa a Balotelli.