Thomas Bricca non era il vero bersaglio. Il ventenne Omar: “Volevano uccidere me per motivi razzisti”
Thomas Bricca, il 18enne ucciso a colpi di pistola ad Alatri, in provincia di Frosinone, sarebbe stato il bersaglio sbagliato di un raid avvenuto per motivi razzisti. A sostenerlo è Omar, 20 anni, destinatario – a suo avviso – degli spari che hanno invece ucciso nei giorni scorsi Thomas. Il giovane ieri, 4 febbraio, ha raccontato la sua versione – che i carabinieri già conoscono – in una diretta Instagram dal suo profilo, diretta che è stata ripresa da Il Messaggero.
“Volevano uccidere me non Thomas. È iniziato tutto per razzismo, questa è la verità”, ha detto Omar. Il ragazzo ha poi detto di essere “solo come un cane” e di parlare “tutti i giorni con Thomas, vi giuro che sento che mi risponde”.
E racconta che sabato sera sette persone avrebbero picchiato, davanti a tutti, famiglie e bambini, un ragazzo egiziano perché avrebbe risposto in arabo. Lui avrebbe voluto fare denuncia ma gli sarebbe stato detto di ripassare il lunedì successivo. Gli inquirenti intanto cercano killer e basisti.