È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale

Il nuovo numero di The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 21 febbraio, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 21 febbraio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
L’invasione russa dell’Ucraina ha spostato il baricentro della Nato e dell’Ue verso Est. Ecco come sono cambiati gli equilibri geopolitici nella regione dopo 3 anni di guerra.
E ancora: Mosca controlla il 18% del territorio ucraino. Ecco qual è la situazione sul campo dopo tre anni di guerra.
In un’intervista a TPI, Nicolò Fasola, docente di Relazioni Internazionali all’Università di Bologna, spiega cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi e perché l’Europa è la grande sconfitta nella guerra in Ucraina: “È presto per parlare di pace in Ucraina. Ma Trump sarà disposto ad accettare un accordo imperfetto per Kiev purché ottenuto in modo rapido”.
I primi provvedimenti proposti contro Mosca risalgono al conflitto in Georgia. Ma l’annessione della Crimea e l’invasione dell’Ucraina hanno portato Usa e Ue a varare contro Putin il più grande impianto sanzionatorio della storia. Che non è bastato. Ecco perché le sanzioni alla Russia non funzionano.
“Negli ultimi 25 anni l’Europa non ha avuto una visione di lungo periodo. Così abbiamo perso terreno rispetto a Cina e Usa. Ora dobbiamo tornare a fare politica industriale. Serve un piano per l’autonomia strategica. L’Italia? Ci servirebbe un Ministero del Futuro”. Colloquio con il presidente di Iren, Luca Del Fabbro.
Inoltre, un approfondimento sugli uomini di Musk alla Casa Bianca. Prendono il controllo dei sistemi delle agenzie federali. Decidono tagli alle spese e al personale. E persino le nuove assunzioni. Ma rispondono solo all’uomo più ricco del mondo.
E ancora: una bolla chiamata Tesla. -59% in Germania, -63% in Francia, -75% in Spagna. Crollo di vendite a gennaio in Europa. Secondo gli analisti chi compra auto elettriche non gradisce la svolta a destra di Musk.
Palpeggiamenti, stupri, molestie. Ecco le storie dell’orrore svelate dal rapporto choc della Diocesi di Bolzano sugli abusi sessuali commessi da sacerdoti. Il vescovo chiede scusa: “Si sapeva ma si taceva”. Ora tocca al Vaticano: tra un anno la Cei pubblicherà una sua ricerca. Approfondimento sul caso spotlight italiano.
Infine, un approfondimento sul recente Festival di Sanremo 2025. Carlo Conti evita le polemiche. Cantanti e co-conduttori non alzano i toni. Gli Ascolti volano sulla scia di Amadeus. È stato un Festival senza sussulti. Nel bene e nel male.
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