È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale

Il nuovo numero di The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 11 aprile, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 11 aprile, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
L’era di un nuovo mondo. Addio multilateralismo. Addio alleati. Addio globalizzazione. E democrazia liberale sotto attacco. Trump sta sconvolgendo il World Liberal Order retto dagli Stati Uniti per 80 anni. Così spacca in due l’Occidente. Ma l’Europa è ancora solo una mera aspirazione.
Dichiarazioni di ammirazione per i leader delle autocrazie e bordate contro le liberaldemocrazie. Il presidente Usa si mostra forte con i deboli e debole con i forti. Ecco a chi strizza l’occhio nel nuovo scacchiere globale.
E ancora: la guerra di Trump contro la Columbia University. La Casa bianca minaccia tagli ai fondi degli atenei non allineati con le sue politiche. Ma accusa addirittura il campus di New York di antisemitismo per le proteste contro la guerra a Gaza. E vuole censurare il dipartimento di Studi mediorientali. Sfidando la libertà accademica.
E intanto la libertà di espressione cade a pezzi. Studenti arrestati. Giornalisti esclusi dalla Casa bianca. E quel film Oscar sgradito che non viene distribuito. Negli Stati Uniti di The Donald non c’è spazio per il dissenso.
Prima la rottura con l’Ucraina e l’avvicinamento alla Russia. Poi gli insulti agli europei e i dazi universali. Così Donald Trump sta portando gli Usa fuori dal perimetro dell’Alleanza forgiata durante la Guerra fredda. Picconando la globalizzazione. Ecco la fine dell’occidente geopolitico.
Ma ora l’Ue deve farsi grande. “L’Europa è stretta nella morsa tra Usa e Russia. L’unica possibilità è restare uniti. Ma dobbiamo decidere dove andare. E la Cina può essere una scelta obbligata”. Il prof. Albanese Ginammi spiega a TPI come affrancarsi da Trump.
L’arresto del sindaco di Istanbul, leader dell’opposizione, ha scatenato la più grande ondata di proteste dell’ultimo decennio. A guidarle sono ventenni che non hanno mai visto un governo diverso da quello di Erdoğan. “La repressione è forte, ma la scintilla non si deve spegnere”. Così la Gen Z scuote la Turchia.
Inoltre, su TPI l’intervista all’ambasciatore di Israele a Roma Jonathan Peled: “Abbiamo solo cattive opzioni. Ma il nostro obiettivo è liberare gli ostaggi. Hamas usa i palestinesi come scudi umani. Dobbiamo lavorare a un accordo, coinvolgendo anche Europa, Usa e Paesi arabi. La Soluzione dei due Stati? Prematura”.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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