Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Il nonsense dei tamponi rapidi: in Lombardia costano fino a 50 euro, nel Lazio al massimo 22

Immagine di copertina
Credit: EPA/BOUGIOTIS VANGELIS

Diverse Regioni hanno previsto dei costi fissi per i tamponi antigenici disponibili nelle farmacie, ma non la Lombardia, dove il prezzo arriva anche fino a 50 euro

Vivere in una Regione o in un’altra, in epoca Covid, può costituire un vantaggio o uno svantaggio. Accade per la campagna di vaccinazione, in cui alcune realtà territoriali sono meglio organizzate e più veloci di altre, ma succede anche con un’altra delle armi che abbiamo per contrastare i contagi da Coronavirus: i test antigenici rapidi, strumenti che possono rivelarsi preziosi per prevenire il dilagare dell’infezione, perché veloci, economici e ormai facilmente accessibili in diverse Regioni d’Italia, tramite le farmacie. Non tutte le Regioni, tuttavia, garantiscono la stessa possibilità di accesso ai test rapidi – i quali, lo ricordiamo, non hanno funzione diagnostica come il tampone molecolare, ma solamente di screening.

Nel Lazio, ad esempio, la Regione ha fissato un prezzo fisso, pari a 22 euro, per il tampone rapido, cui tutte le farmacie devono attenersi. La cifra è stata fissata già a novembre 2020, grazie a un accordo con le associazioni di categoria. A fissare un prezzo massimo per i test antigenici rapidi in farmacia sono state ad esempio anche l’Emilia Romagna (15 euro), la Puglia (20 euro), la Campania (22 euro), l’Umbria (22 euro), la Toscana (22 euro) e il Veneto (26 euro).

Al contrario, altre Regioni, pur prevedendo la possibilità di effettuare i test in farmacia, non hanno fissato un costo massimo. È il caso della Lombardia, dove i test antigenici sono arrivati nelle farmacie solo a marzo, e dove ogni struttura è libera di fissare il prezzo che vuole, col conseguente rischio di rincari per gli utenti.

Test rapidi in farmacia: il caso della Lombardia

Il protocollo della Lombardia per i test rapidi Covid nelle farmacie è stato approvato lo scorso 1 febbraio 2021. Prevede l’obbligo per l’utente di fissare un appuntamento, e la necessità di essere asintomatici. L’esito del test arriva nell’arco di 15 minuti e, se positivo, viene immediatamente trasmesso all’Asl di riferimento.

Per quanto riguarda il prezzo, però, la giunta guidata da Attilio Fontana non ha previsto alcun tetto massimo. L’unica tariffa prevista dal protocollo è il rimborso di 12 euro (iva esclusa) riconosciuto alle farmacie per ogni test rapido effettuato. Si tratta di “un compenso comprensivo dei costi per l’approvvigionamento dei materiali di consumo, dei dispositivi di protezione individuale e della remunerazione del servizio”.

La diretta conseguenza della mancata previsione di un prezzo massimo, per la popolazione lombarda, sono le notevoli differenze di costo fa una farmacia all’altra. La cifra varia quindi a seconda del quartiere o della città di riferimento, arrivando anche a raggiungere i 50 euro, come documentato di recente da Il Fatto Quotidiano.

Resta da chiedersi se il governo – che sul tema dei vaccini ha condannato le disparità tra Regioni – possa tollerare che rimangano differenze di questo tipo sul costo dei tamponi rapidi nelle farmacie, o se invece non sia più opportuno fissare un prezzo massimo a livello nazionale, come deciso dal governo Conte sulle mascherine a 50 centesimi. Nel frattempo, a continuare a farne le spese, saranno i cittadini lombardi, che hanno già pagato un prezzo molto alto a causa della pandemia.

Un’iniziativa positiva da segnalare, in questo contesto, è la possibilità di eseguire, a partire dal 16 aprile, test rapidi gratuiti nelle tensostrutture allestite dalla Croce Rossa presso la stazione di Milano Centrale. Lo stesso succede a Roma, a stazione Termini, grazie alla collaborazione col Gruppo Ferrovie dello Stato e al contributo della Commissione europea. Un piccolo passo, che però non può rappresentare la soluzione adeguata per oltre 10 milioni di lombardi.

Leggi anche: 1. Protesta dei ristoratori: bloccata autostrada A1. Un’auto investe un manifestante/2. “Coprifuoco alle 23 per cenare ristoranti all’aperto”: la proposta del sottosegretario Costa /3. Vaccini: raggiunta quota 15 milioni di somministrazioni. “Immunità di gregge entro settembre” /4. Samba all’italiana (di Barbara Di Giacomo)

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche