Tangenti nel turismo: arrestati politici e imprenditori, 60 gli indagati
Diversi arresti a Otranto oggi hanno coinvolto imprenditori e membri della pubblica amministrazione, tra di loro c’è anche il sindaco Pierpaolo Cariddi. Quest’ultimo è stato messo in custodia cautelare insieme al fratello Luciano (suo predecessore al Comune) e al presidente di Federturismo di Lecce Raffaele De Santis.
Erano coinvolti in un giro di concessioni e appalti truccati dall’amministrazione comunale, che riceveva in cambio tangenti e voti. I Carabinieri e della Guardia di Finanza stanno indagano su 60 persone e hanno sequestrato diversi immobili legati al settore turistico della città, nell’ambito dell’indagine denominata “ré Artù”.
Il sindaco Cariddi non è stato colpito dall’indagine a ciel sereno. La settimana scorsa è stato condannato in secondo grado per un affare simile, circoscritto però allo stabilimento “Twiga”. Gli inquirenti sostegno di aver documentato “un modus operandi dell’apparato pubblico ispirato, oltre che all’arricchimento personale, ad assicurarsi bacini di consenso elettorale attraverso una gestione personalistica di presidi di potere a livello sia locale sia a regionale”.
In effetti Cariddi si era anche candidato al Senato della Repubblica nel 2018, corsa per la quale si sarebbe procurato consensi secondo lo stesso schema clientelistico. Abusi edilizi e usurpazione di aiuti statali figurano tra i reati commessi secondo gli inquirenti. La lista dei reati include associazione per delinquere finalizzata al compimento di plurimi delitti contro la pubblica amministrazione, corruzione elettorale, frode in processo penale, depistaggio, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato.