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“Tamponi di massa subito”: l’appello in 11 punti di Crisanti, Ricolfi, Valditara e altri 150 prof

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Il prof. Andrea Crisanti

“Bisogna iniziare subito a fare tamponi di massa. È necessario, ed è possibile”. Lo scrivono, in un appello rivolto a Governo e Regioni, i professori Andrea Crisanti, Luca Ricolfi e Giuseppe Valditara, sostenuti anche da Lettera 150,  l’associazione che riunisce i 150 docenti sostenitori della riapertura in sicurezza. “Occorre cambiare rotta, il tempo è poco e i rischi sono grandissimi: è ora di agire”, si legge nella lettera, pubblicata oggi, martedì 5 maggio, dal Corriere della Sera.

Andrea Crisanti, professore di microbiologia all’Università di Padova, è l’esperto a cui si è affidata, con successo, la Regione Veneto per contenere la diffusione del Coronavirus sul territorio. Luca Ricolfi è sociologo di Analisi dei dati all’Università di Torino, mentre Giuseppe Valditara è un imporante giurista, nonché ex senatore di Alleanza Nazionale.

L’appello dei professori si articola in 11 punti. Eccoli, riassunti, di seguito.

1 Finora nelle regioni italiane si è fatto un numero insufficiente di tamponi giornalieri per abitante.
2 Il numero di tamponi giornalieri per abitante è inversamente correlato a quello dei morti.
3 Gli studi epidemiologici – e anche l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) – collegano una efficace strategia di contenimento del virus ad una campagna di tamponi di massa (vedi, per esempio, gli articoli pubblicati su The Lancet del 17 e 18 aprile 2020).

4 Uno studio condotto dai professori Francesco Curcio e Paolo Gasparini ritiene che ogni Regione potrebbe processare già oggi un numero notevolmente superiore di tamponi.
5 Il costo per il processamento di un tampone è dell’ordine di 15 euro.
6 Molte imprese private si sono rese disponibili a pagare una campagna di indagini molecolari per i propri dipendenti e  a finanziare laboratori che eseguano tamponi.

7 Macchinari di ultima generazione arrivano a processare fino a 10mila tamponi al giorno.
8 I tamponi di massa permetterebbero di contenere ed eliminare la trasmissione del virus.

9 Una campagna di tamponi di massa può consentire ai milioni di italiani negativi al Coronavirus di riprendere una vita normale, posta la necessaria osservanza di misure di precauzione. È auspicabile anche un efficace tracciamento con app.

10 Vietare a persone sane di circolare liberamente è contrario ai principi costituzionali.
11 Senza una politica di tamponi di massa si avranno più morti e maggiori rischi di nuovi lockdown con conseguenze catastrofiche per la nostra economia.

Leggi anche: 1. Crisanti a TPI: “Le donne si negativizzano prima. Il Veneto si è salvato perché abbiamo blindato gli ospedali” / 2. Vespignani a TPI: “I virologi italiani non hanno capito nulla, per sconfiggere il virus servono le 3T”

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