La truffa dei falsi tamponi in Campania: ecco il documento che smaschera la banda
Tamponi Covid falsi in Campania, l’inchiesta di TPI: il documento che smaschera la banda
TAMPONI COVID FALSI: ESCLUSIVA TPI – Una mega-truffa ha messo a rischio la salute di migliaia di cittadini inconsapevolmente positivi al Covid-19. È successo in Campania in piena emergenza Coronavirus che ancora oggi sta facendo tante vittime e contagi nel nostro Paese. “Io gli facevo il tampone e lo mettevo su una striscetta già usata e non gli dicevo niente – diceva uno dei protagonisti della vicenda nelle intercettazioni ottenute da noi di TPI -. Non attendevo nemmeno i 20 minuti e dicevo: è negativo guagliò, tutto a posto! Capito? Tanto io già so che quella striscetta è negativa quindi non tengo il rischio. (…) Che me ne fotte… Nella sua testa lui è negativo. Se pure fosse stato positivo già avrebbe fatto i guai… Che me ne fotte a me”. Vittime della truffa, su cui indagano i NAS dei Carabinieri, i cittadini a cui venivano forniti risultati falsi di tamponi per il Covid, con il rischio concreto che, circolando liberamente, potessero infettare a loro volta tutte le persone con cui entravano in contatto.
A dimostrazione che i tamponi Covid fossero falsi, l’esito del tampone fatto ad agosto da una delle persone raggirate, A.S., presso la Asl Napoli 1 centro dove è il suo tampone è risultato positivo, al contrario del test negativo fatto dalla banda. Qui di seguito il documento originale in nostro possesso:
Questa persona risultata negativa al test privato e positiva a quello dell’Asl, rintracciata telefonicamente da TPI ha spiegato di aver fatto ricorso al tampone privato in attesa dell’esito di quello fatto all’Asl.“Dall’Asl ci mettevano tempo e io sono impazzito perché avevo paura. Così ho richiesto privatamente un test rapido. È risultato negativo. Poi invece dopo una settimana l’Asl mi ha comunicato che il mio tampone era positivo. D’altronde avevo alcuni sintomi del Coronavirus come la perdita del gusto e dell’olfatto”. Il laboratorio che lei ha contattato aveva autorizzazioni per lavorare? “Si, mi hanno mostrato carte e autorizzazioni e l’addetto proveniva da un centro, un laboratorio”. Sulla veridicità delle autorizzazioni saranno gli inquirenti a verificare nei prossimi giorni (Qui tutta la storia di A.).
“Non aspettavo neanche i 20 minuti e dicevo: il tampone è negativo guagliò, tutto a posto”: le intercettazioni | VIDEO