Tamponi Covid in Campania: i laboratori accreditati dalla Regione
Tamponi Covid in Campania: i laboratori accreditati dalla Regione
Quali sono i laboratori accreditati dalla Campania per fare i tamponi Covid? La Regione lo scorso 20 ottobre 2020 ha pubblicato l’elenco dei laboratori privati accreditati autorizzati ad effettuare test molecolari per SARS CoV-2 e che hanno richiesto l’abilitazione al caricamento nella piattaforma regionale Sinfonia – Web APP Test e Tamponi. (Attenzione: l’elenco sarà aggiornato ogni qualvolta ulteriori laboratori privati accreditati in possesso dei requisiti faranno espressa richiesta di credenziali).
Un elenco che la Regione Campania ha aggiornato ed integrato dato che già lo scorso 9 ottobre, la Giunta regionale aveva autorizzato anche alcune strutture sanitarie private ad effettuate i tamponi per l’infezione da Covid-19, visto il netto aumento dei nuovi contagi che si era registrato nelle ultime settimane sul territorio. I risultati dei tamponi effettuati presso i centri privati che risulteranno positivi saranno comunicati alle Asl di riferimento e saranno inseriti nei conteggi ufficiali. Si prevede, dunque, che con un aumento di tamponi analizzati aumenteranno anche i casi stessi.
L’inchiesta di TPI sui tamponi falsi in Campania
Una mega-truffa ha messo a rischio la salute di migliaia di cittadini campani (ma non solo) inconsapevolmente positivi al Covid-19. Noi di TPI siamo entrati in possesso delle intercettazioni. “Io gli facevo il tampone e lo mettevo su una striscetta già usata e non gli dicevo niente – diceva uno dei protagonisti della vicenda -. Non attendevo nemmeno i 20 minuti e dicevo: è negativo guagliò, tutto a posto! Capito? Tanto io già so che quella striscetta è negativa quindi non tengo il rischio. (…) Che me ne fotte… Nella sua testa lui è negativo. Se pure fosse stato positivo già avrebbe fatto i guai… Che me ne fotte a me”. Vittime della truffa, su cui indagano i Carabinieri, i cittadini a cui venivano forniti risultati falsi di tamponi per il Coronavirus, con il rischio concreto che, circolando liberamente, potessero infettare a loro volta tutte le persone con cui entravano in contatto. Tra questi la signora Maria (nome di fantasia) di cui raccontiamo la storia grazie all’aiuto della nipote.