Tamponi Campania oggi 23 ottobre 2020: nell’ultimo giorno realizzati 15.800 test anti-Coronavirus
Tamponi Campania oggi 23 ottobre 2020: realizzati 15.800 test anti-Coronavirus
TAMPONI CAMPANIA OGGI – Nella giornata di oggi, venerdì 23 ottobre 2020, in Campania sono stati realizzati 15.800 tamponi per la ricerca del nuovo Coronavirus: di questi, 2280 sono risultati positivi. È quanto emerge dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Regione Campania nel quale vengono forniti i numeri dei tamponi realizzati sia oggi che dall’inizio dell’epidemia, il totale dei malati, l’ammontare dei deceduti e quello dei guariti.
Dei 2280 positivi trovati oggi (il 14,5% dei contagi rispetto al 12,8% di ieri ha dichiarato il governatore De Luca), frutto dei 15.800 tamponi realizzati in Campania nell’ultimo giorno, 100 sono sintomatici, 2.180 sono asintomatici, 194 guariti e 12 i morti. Il numero totale dei tamponi effettuati finora è di xx, mentre quello dei positivi è di 830.767, dei guariti 9.107 e dei morti 563. Per quanto riguarda gli ospedali, al momento sono occupati 98 posti di terapia intensiva, su un totale di 227, mentre 1.090 occupano posti nei reparti ordinari su un totale di 1.100.
Campania: De Luca chiede il lockdown
A causa del vertiginoso aumento dei casi di Coronavirus, il governatore De Luca ha chiesto al premier Conte di attuare subito un lockdown totale nella sua Regione, ma anche in tutta Italia. L’ex sindaco di Salerno ha infatti scritto sul suo profilo Facebook: “I dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). È indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”.
Concetto ribadito successivamente nel corso della consueta diretta sul Facebook del venerdì in cui ha detto: “Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto a marzo. Oggi, non domani, siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive ed efficaci per fare fronte a una situazione che è diventata pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia, per questo ritengo che non ci sia un’ora di tempo da perdere”.