Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:15
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Tafida Raqeeb, l’ospedale di Genova si offre di curare la bambina in coma, ma Londra vuole toglierle il respiratore. I genitori: “Aiutateci”

Immagine di copertina

Il centro pediatrico Gaslini di Genova si offre di accogliere la piccola Tafida Raqeeb, la bambina di cinque anni in coma attaccata a un respiratore presso il Royal London Hospital di Londra dal febbraio scorso. Il Regno Unito vuole sospendere le cure. I genitori: "Cerebralmente è viva, aiutateci a salvarla"

L’Italia potrebbe essere l’ultima speranza per Tafida Raqeeb, la bambina di cinque anni ricoverata al Royal London Hospital di Londra in coma a causa di una malformazione artero-venosa (MAV). Il centro medico britannico ha fatto sapere lo scorso 19 giugno la sua intenzione di staccare il respiratore alla piccola, giudicando irreversibili le sue condizioni. Ma i genitori di Tafida, Shelina Begum (39 anni) e Mohammed Raqeeb (45) non sono dello stesso avviso e vogliono continuare a lottare per la vita della figlia. A questo scopo, si sono rivolti all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, che si è detto disponibile ad accogliere Tafida per proseguire le cure. Il Royal London Hospital, però, si è opposto. Il caso è finito davanti a un giudice.

Chi è Charlie Gard e perché il suo caso sta facendo discutere

È il caso di cronaca che sta scuotendo in questi giorni il Regno Unito, una vicenda che ricorda molto quelle tristemente note di Charlie Gard e Alfie Evans, rispettivamente morti nel 2017 e nel 2018 in seguito alla decisione dei giudici di interrompere le cure “nel loro migliore interesse”, come fu dichiarato.

Le nuove dichiarazioni dell’ospedale di Londra su Charlie Gard

Il 19 giugno scorso, i genitori di Tafida sono stati informati dal Royal London Hospital che il personale medico intendeva sospendere la ventilazione artificiale, cioè lasciare morire la bambina. A quel punto, la coppia ha deciso di rivolgersi a un altro centro per una second opinion: di tratta del Gaslini di Genova che ha dato un responso diverso dall’ospedale britannico.

Pur confermando l’estrema gravità delle condizioni di Tafida, il Gaslini ha rilevato che la piccola si trova in uno stato di semi-coscienza e non di morte cerebrale, unica condizione, in Italia, per ricorrere all’interruzione delle cure. Il centro medico si è detto inoltre disponibile a accogliere la bambina e sottoporla a una delicata cura che potrebbe aiutarla.

Il Royal London Hospital, però, ha opposto resistenza, depositando un’istanza alla sezione per il diritto di famiglia dell’alta Corte britannica. Il caso quindi, arriva in tribunale. Domani, venerdì 19 luglio, potrebbe essere emessa la sentenza.

I genitori di Alfie Evans: “Non lasciate nulla d’intentato, salvate nostro figlio”

Ai media britannici, i genitori di Tafida hanno detto: “Siamo in una situazione disperata e vogliamo solo salvare nostra figlia. Non è cerebralmente morta, ha mostrato segni di progresso, apre gli occhi e muove gli arti”.

Hanno concluso: “Ci sono medici esperti e rispettati disposti a curare Tafida, darle l’opportunità di vivere. Vogliamo la possibilità di provare. E’ doloroso sentirci dire che non le è permesso lasciare l’ospedale. Sappiamo che le probabilità sono poche ma non possiamo rinunciare alla possibilità di intervenire con una cura che potrebbe funzionare. Sta ancora lottando e noi dobbiamo lottare per lei”.

La patologia di Tafida Raqeeb si è sviluppata lo scorso febbraio, quando, vero le cinque di mattina, la bambina svegliò i suoi genitori accusando un forte mal di testa. Poco dopo la piccola è entrata in arresto respiratorio. Soccorsa dalle ambulanze, è stata ricoverata d’urgenza presso  presso il Newham University Hospital  di Londra, poi trasferita al Kings College Hospital, dove i medici sono riusciti a fermare l’emorragia cerebrale con un delicatissimo intervento.

Successivamente, Tafida è stata trasferita Royal London Hospital, dove è stata attaccata allo stesso respiratore che, attualmente, la tiene in vita.

Alfie Evans: staccati i macchinari ma il bimbo è ancora vivo. Oggi nuova udienza

 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Ti potrebbe interessare
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"
Cronaca / Savona, camion la investe e la trascina per 60 metri: muore studentessa di 22 anni
Cronaca / Firenze, trovato morto nel baule di casa: era lì da due anni. Indagati madre e fratelli
Cronaca / Gruppo Fs presentati i risultati del primo anno di piano strategico: nel 2025 18 mld investiti, 241 mezzi consegnati e 35mila treni riportati in orario
Cronaca / Tatiana Tramacere: "Non ero lucida, mi sono nascosta perché non riesco a nominare ciò che ho"