Svolta storica in Emilia-Romagna: anche i cittadini senza fissa dimora avranno un medico di base
La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il provvedimento con cui si permette ai cittadini e cittadine italiane senza dimora (non residenti in Paesi diversi dall’Italia e privi di qualsiasi assistenza sanitaria) di iscriversi all’anagrafe sanitaria e quindi avere il proprio medico di medicina generale.
Il provvedimento mira a garantire a tutti i cosiddetti Lea, i livelli essenziali di assistenza. La scelta del medico di medicina generale sarà a tempo determinato, per un anno, a condizione che permanga la presenza del cittadino senza dimora sul territorio regionale.
La persona deve avere il promemoria di iscrizione del Servizio sanitario regionale. Per ottenerlo, la persona senza dimora dovrà recarsi all’anagrafe con un modulo rilasciato dai servizi sociali del Comune che attesti di essere in possesso dei requisiti richiesti, oltre al proprio documento di identità e/o il codice fiscale e/o l’estratto dell’atto di nascita.
Saranno i servizi sociali dei Comuni a prendere in carico i cittadini aventi diritto e a seguirli negli adempimenti necessari per l’iscrizione e la scelta del medico. Il servizio sociale deve accertare le condizioni previste dalla normativa, rilasciare l’apposita attestazione attraverso la collaborazione con i servizi sanitari (ad esempio assistenti sociali dei servizi ospedalieri, Sert…) e i soggetti del Terzo settore che svolgono attività a favore delle persone in situazione di fragilità.