Strage di Marzabotto, sentenza storica: “La Germania deve risarcire”
Strage di Marzabotto, sentenza storica: “La Germania deve risarcire”
La Germania è stata condannata a risarcire le vittime della strage di Marzabotto, uno dei più gravi eccidi compiuti contro la popolazione civile durante la seconda guerra mondiale.
“Agirono seguendo l’ordine di ‘uccidere tutti e distruggere tutto’”, afferma la storica sentenza del tribunale di Bologna che ha condannato la Repubblica Federale Tedesca a risarcire le vittime delle uccisioni perpetrate a Monte Sole dal 29 settembre al 5 ottobre 1944. In meno di una settimana, fino a 1.830 persone erano state uccise da uomini delle Waffen SS, della Wehrmacht e fascisti travestiti da soldati tedeschi con l’accusa di aver fiancheggiato i partigiani. Tra le vittime anche 221 bambini sotto i 13 anni.
Secondo il tribunale civile, non si applica in questo caso l’immunità che nel 2012 la Corte penale internazionale dell’Aja ha riconosciuto agli stati per i crimini di guerra commessi dai propri soldati. “Le atrocità compiute non dipendevano da scelte individuali dei militari impegnati sul campo, bensì erano parte integrante di un preciso disegno strategico ideato al vertice del Reich”, ha scritto la giudice Alessandra Arceri, che ha dato ragione ai legali dei familiari delle vittime. Respinte invece le tesi dello stato tedesco, che aveva contestato un difetto di giurisdizione e la prescrizione del diritto al risarcimento delle vittime. A risarcire gli eredi sarà lo stato italiano, dopo la decisione della Corte costituzionale di bocciare la legge con cui l’Italia aveva recepito la sentenza sull’immunità del tribunale de l’Aia.