Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Strage di Bologna, spunta l’ipotesi di una 86esima vittima

Immagine di copertina

Strage di Bologna, spunta l’ipotesi di una 86esima vittima

Una 86esima vittima della straga di Bologna mai identificata. È la nuova ipotesi che si fa strada in seguito a nuove perizie del tribunale di Bologna. Una perizia della Corte d’Assise ha infatti stabilito che il dna dei resti contenuti nella bara che si credeva custodisse le spoglie di Maria Fresu non corrisponde al suo. La perizia era stata richiesta nell’ambito del processo contro Gilberto Cavallini, accusato di aver concorso alla strage del 2 agosto 1980.

I resti contenuti nella tomba, un osso della mano e un lembo facciale, sono stati confrontati col dna del fratello e della sorella vittima dell’attentato Maria Fresu e non corrispondono. L’ipotesi che ci possa essere una 86esima vittima mai identificata era già emersa nei mesi scorsi, e adesso trova una nuova prova a favore. Potrebbe addirittura trattarsi di un attentatore o una attentatrice.

C’è però chi pensa invece che quei resti in realtà possano appartenere a un’altra delle 85 vittime già accertate. “Non esiste vittima ulteriore rispetto a quelle note, parlare di 86esima vittima è azzardatoIl giorno della strage io c’ero e sono stato in obitorio per il riconoscimento dei miei familiari, c’era una confusione incredibile, niente di più facile che in quella bara ci siano finiti i resti di altre vittime”, ha dichiarato Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto.

Per scoprire a chi appartengono i resti a questo punto bisognerebbe fare il test del dna a tutte le altre vittime, ma si tratta di una strada impraticabile.

Al momento non sembra esserci soluzione al giallo.

Dopo l’attentato alla stazione di Bologna furono trovati pochissimi resti di Maria Fresu: una mano con 3 dita, uno scalpo con lunghi capelli neri, un osso mandibolare con tre denti, le due arcate sopraccigliari e un occhio. L’ipotesi fu quella che il corpo era stato disintegrato dalla bomba.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Roberta Bruzzone: “Sharon Verzeni conosceva il suo assassino, ha fatto solo 630 metri in 50 minuti”
Cronaca / Palermo, bambino di 10 mesi in ospedale: si sospetta abbia ingerito cannabis
Cronaca / “Sharon uccisa perché ha rifiutato delle avance”: la teoria del suocero di Verzeni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Roberta Bruzzone: “Sharon Verzeni conosceva il suo assassino, ha fatto solo 630 metri in 50 minuti”
Cronaca / Palermo, bambino di 10 mesi in ospedale: si sospetta abbia ingerito cannabis
Cronaca / “Sharon uccisa perché ha rifiutato delle avance”: la teoria del suocero di Verzeni
Cronaca / Omicidio Verzeni, gli inquirenti puntano sullo stesso metodo del caso Gambirasio
Cronaca / “Tre euro per ciascun piatto vuoto in più”: fa discutere lo scontrino di un locale di Ortisei
Cronaca / La ciclista azzurra Alice Toniolli, 19 anni, cade e sbatte la testa durante la corsa: è in terapia intensiva
Cronaca / Ferragosto 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia il 15 agosto. Info e orari
Cronaca / Omicidio Sharon Verzeni, il compagno interrogato per 5 ore: “Ho ripetuto quello che avevo già detto”
Cronaca / “Tumore benigno”. Ma la diagnosi dell’Asl Toscana è sbagliata e la 40enne muore: alla famiglia 1 milione di euro di risarcimento
Cronaca / Bolzano: sedicenne sequestrata, drogata e violentata per 24 ore. Arrestato un uomo di 37 anni