Suo figlio era pronto a raggiungerlo in Italia: muore di Covid prima di poterlo riabbracciare
Islam Mofijul era nato il 4 luglio del 1971 a Chandpur, in Bangladesh. Da 16 anni viveva in Italia, a Palma Campania, in provincia di Napoli. Lavorava come operaio in una delle tante aziende tessili del territorio. Islam amava l’Italia, diceva che era “un grande Paese” e che gli italiani erano “un grande popolo”. Il suo sogno era quello che anche suo figlio 16enne e sua moglie potessero raggiungerlo qui. Ma Islam, a un passo dal vederlo concretizzato, è morto per Covid.
A raccontare la sua storia a TPI è Giovanni De Pietro, che da sempre si occupa di immigrazione. “Un giorno Islam si è sentito male ed è stato trasportato all’ospedale di Sarno, lì gli hanno diagnosticato il Coronavirus e lo hanno trasferito al Loreto Mare. Tutti i giorni chiamavamo i medici per sapere come procedeva la malattia. Sembrava migliorare e invece all’improvviso è morto”.
Prima di ammalarsi Islam aveva dato il via alle pratiche per il ricongiungimento con il figlio. “Era riuscito a portare tutta la documentazione corrispondente a un reddito adeguato, la rendicontazione, era tutto pronto”, racconta De Pietro. “Quando abbiamo presentato i documenti lui si è ammalato. Poi la prefettura ci ha chiamato per dirci di andare a ritirare il nulla osta, il documento che permetteva il ricongiungimento. Ma Islam era morto, il suo sogno era sfumato. Per noi è stato un grande dolore”.
De Pietro si è mosso per dare degna sepoltura a Islam e con l’appoggio del sindaco, l’uomo è stato seppellito nel cimitero di Palma Campania: “Islam è stato seppellito qui, è stato l’unico morto del paese per Covid. Ora suo figlio non può nemmeno piangere il padre, anche la moglie è ancora incredula. Normalmente quando muore un extracomunitario si organizza una colletta per poter spedire la salma al paese di origine, ma con il Covid non è stato possibile”.
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