Stop totale agli spostamenti con mezzi pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui ci si trova
Coronavirus spostamenti comuni: stop mezzi pubblici/privati | Che prevede
Coronavirus spostamenti comuni – Stop totale agli spostamenti con mezzi pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui ci si trova. Da oggi è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Lo stabilisce l’ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di cui all’articolo 3 del decreto legge numero 6/2020. A questo link l’ordinanza.
La ratio della nuova ordinanza siglata dai ministri Luciana Lamorgese e Roberto Speranza, si apprende, e’ quella di evitare le fughe di persone verso Sud dopo l’ulteriore stop alle attività produttive annunciato ieri al premier Giuseppe Conte. La misura sara’ contenuta nel nuovo decreto che andrà domani in Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo, e’ in vigore questa ordinanza. Speranza ha detto “Sono giorni cruciali, dobbiamo ridurre al minimo gli spostamenti. Chi da domani non andrà più al lavoro è essenziale che resti a casa e aiuti così tutti coloro che devono andare a lavorare”.
Da sabato 21 marzo Giuseppe Conte impone all’Italia la serrata degli uffici pubblici, di tutte le attività produttive, professionali, commerciali e artigianali, ad eccezione delle aziende e delle fabbriche strategiche per la filiera agroalimentare, sanitaria, energetica. Una scelta sofferta, che il premier avrebbe voluto evitare e che anche Confindustria sconsiglia fino all’ultimo, ma sulla quale pesa un terribile bilancio: 4.825 morti e 6.072 guariti, mentre il totale dei contagiati è di 42.681 e quello dei casi totali di 53.578.
Ore 16.45 – Coronavirus, 12 persone positive alla Protezione civile a Roma.Alcuni dipendenti del Dipartimento della Protezione Civile sono risultati positivi al coronavirus. Ne ha dato notizia il Capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, informando tutto il personale in servizio. Immediatamente dopo aver ricevuto la notizia del primo caso positivo, il Dipartimento ha predisposto controlli sul personale considerato tra i contatti stretti del dipendente positivo. Da questo screening risultano, purtroppo, altri undici persone positive. Il Capo del Dipartimento è risultato negativo al tampone. In una nota è riferito che sono state avviate tutte le procedure di tutela previste e sono state effettuate le attività di sanificazione degli ambienti di lavoro. Per tutelare tutti coloro che lavorano nelle due sedi del Dipartimento a Roma sono state intraprese ulteriori disposizioni per lo svolgimento delle indispensabili attività lavorative in modalità smart working e per limitare il più possibile la presenza del personale nelle sedi di Via Vitorchiano e Via Ulpiano. Inoltre, le riunioni del Comitato Operativo proseguiranno quotidianamente attraverso il collegamento in videoconferenza. Le misure intraprese, orientate alla tutela di tutto il personale, assicureranno comunque la consueta operatività di tutto il Dipartimento della Protezione Civile. Viene precisato che nessuna delle persone risultate positive ha mai preso parte alle conferenze stampa quotidiane di Borrelli. Nella giornata di domani verranno definite nuove modalità di accesso alla sala stampa del Dipartimento. Nella sua comunicazione al personale il Capo Dipartimento ha ringraziato tutti i dipendenti “per lo straordinario impegno profuso per il superamento dell’emergenza e per l’attività prestata a beneficio della collettività”.
Ore 16,00 – Di Maio: “Repubblica Ceca ci manderà 110 mila mascherine” – “Poco fa ho ricevuto una lettera dal ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, il quale mi ha assicurato che ci spediranno 110 mila mascherine entro le prossime 48 ore. Si tratta dello stesso numero di mascherine che dovevano arrivare in Italia nei giorni scorsi e che invece sono state sequestrate dalle autorità ceche”, le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook. “Ne sono state sbloccate anche 200 mila ferme in Turchia. Questione risolta, andiamo avanti”.
Ore 15,20 – Arcuri: “Siamo in guerra. Servono 90 milioni di mascherine al mese” – “Ieri abbiamo distribuito 3 milioni” di mascherine, “nella prossima settimana contiamo di riuscire ad incrementare questa dotazione. Ci servono 90 milioni di mascherine al mese. Abbiamo attivato tutti i canali”. Lo ha detto Domenico Arcuri, commissario all’emergenza a “In Mezz’Ora in più”. “Oggi distribuiremo 150 ventilatori. In un giorno il 30 per cento di quanti ne sono stati distribuiti fino ad ora. Noi siamo in guerra, devo trovare le munizioni per far si che questa guerra il nostro Paese la vinca prima e meglio degli altri”.
Ore 15,10 – 5 scialpinisti italiani bloccati in Tagikistan – In mezzo alle montagne selvagge dove s’incontrano le grandi catene di Hindukush e Pamir ci sono cinque scialpinisti italiani bloccati. Tutta colpa del coronavirus che ha portato le autorità del Tagikistan a chiudere tutti i suoi confini. Si tratta di tre uomini e due donne. Il gruppo si era inizialmente recato nel nord dell’Afghanistan per andare ad insegnare lo sci alpinismo a cinque ragazzi del luogo. Adesso il gruppo dei cinque veronesi è fermo in Tagikistan. L’ex Repubblica Sovietica a seguito della pandemia ha chiuso le frontiere con tutte le Nazioni. Non ci si può muovere e i collegamenti, già molto difficili e avventurosi nella normalità, non ci sono.
Ore 14,45 – Sindaco di Cremona positivo – Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, è positivo al coronavirus e in quarantena. Lo annuncia lui stesso su Facebook. “Devo tenermi monitorato e rallentare i ritmi perché non sono in forma, ma continuo a lavorare dalla nostra casa”.
Ore 14,00 – Ieri altri 11mila denunciati – Ieri le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 208.053 persone e 11.068 sono state denunciate, ancora un record.
Ore 13.30 – Parla Fontana: “Siamo allo stremo” – Ha appena parlato il Governatore della Lombardia Fontana. In punti il suo discorso: – ordinanza più restrittiva possibile, si vuole evitare al massimo contatto sociale – la mobilità sta diminuendo, grazie per rimanere sempre più in casa – lo ribadiamo: le filiere e le produzioni farmaceutiche e alimentari devono rimanere aperte – Siamo allo stremo – Dati contagi in linea con i giorni scorsi.
Ore 11,50 – Spallanzani, 219 positivi, 22 più seri – “I pazienti Covid 19 positivi sono in totale 219. Di questi, 22 necessitano di supporto respiratorio”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani.
Ore 11,30 – Colpita intera giunta, 2 comuni chiusi in Calabria – Tra gli ultimi ricoverati con sintomi di coronavirus nel Cosentino c’è anche il sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare. Il primo cittadino da alcuni giorni manifestava febbre e tosse. E presentano sintomi anche altri quattro componenti della sua giunta. Solo un altro componente della giunta comunale di Rogliano sembra al momento asintomatico. I tamponi saranno eseguiti nelle prossime ore. Proprio per questi ultimi eventi, la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha predisposto la “chiusura” precauzionale anche dei Comuni di Rogliano e Santo Stefano di Rogliano. In quest’ultimo comune, confinante con Rogliano, si sono registrati diversi casi negli ultimi giorni, tra cui una mamma con la figlia piccola. Al momento, quindi, i Comuni chiusi in Calabria sono cinque.
Ore 11,20 – Mattarella: “Serve concreta solidarietà Ue” – “Come hai scritto nella Tua lettera abbiamo bisogno di uno spirito veramente europeo di concreta solidarietà. L’Unione Europea, con i suoi vertici, sta operando con serietà e determinazione di fronte a questa drammatica condizione, nuova e generale. Sono certo che continuerà a farlo: i nostri concittadini europei hanno bisogno di avvertire l’efficace vicinanza dell’azione dell’Unione”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
Ore 11,00 – A Milano oltre 12mila controlli e 437 denunce – Nella giornata di ieri sono state controllati a Milano 12.056 tra persone ed esercizi commerciali. I dati sono comunicati dalla prefettura. Le forze dell’ordine hanno fermato e chiesto la motivazione per lo spostamento e l’autocertificazione a 7246 persone, di cui 431 sono state denunciate per inosservanza del Dpcm dell’8 marzo sulle misure di contenimento del Coronavirus; due invece quelle denunciate per falsa attestazione. Quanto ai negozi, ne sono stati controllati 4810: due i titolari denunciati, e altri due sono stati multati.
Ore 10,00 – 5mila euro di multa per gli assembramenti – Sono misure molto forti quelle prese in serata dalla Regione Lombardia, la più martoriata dalla furia del Coronavirus. Su tutte, spiccano le maxi multe fino a 5mila euro per chi dovesse essere trovato in strada in assembramenti e capannelli di persone.
Ore 9,30 – Quali sono le attività che resteranno aperte – TPI è in grado di mostrarvi quali sono le attività economiche considerate “essenziali”, che dunque dovrebbero rientrare tra le eccezioni contenute nel nuovo Dpcm. Si tratta della lista su cui hanno lavorato governo e parti sociali nelle ultime ore. (Qui l’elenco completo)
Coronavirus | Perché in Lombardia si muore? | Gli errori di Fontana e altre 7 ragioni
Nella regione più colpita dal Coronavirus siamo abbandonati, quella di Fontana è una non gestione. L’emergenza è affrontata senza un protocollo, senza un senso. E da oggi senza nemmeno il sole. Leggi l’articolo completo di Selvaggia Lucarelli su TPI.
Coronavirus | Conte: “È la crisi più difficile dal secondo Dopoguerra. Restiamo uniti”
Da sabato 21 marzo il Presidente del Consiglio ha imposto all’Italia la chisura degli uffici pubblici, di tutte le attività produttive, professionali, commerciali e artigianali, ad eccezione delle aziende e delle fabbriche strategiche per la filiera agroalimentare, sanitaria, energetica. Una scelta sofferta, che il premier avrebbe voluto evitare e che anche Confindustria sconsiglia fino all’ultimo, ma sulla quale pesa un terribile bilancio: 4.825 morti e 6.072 guariti, mentre il totale dei contagiati è di 42.681 e quello dei casi totali di 53.578.
In occasione della comunicazione di Palazzo Chigi in merito agli ultimi aggiornamenti sul Coronavirus in tutto il paese, il Premier ha spiegato che è necessaria un’ulteriore stretta all’attività produttiva del territorio. Nuove misure in vigore fino al 3 aprile. • Cosa ha detto Conte nel suo discorso di questa sera: video integrale della Conferenza Stampa del 21 marzo
CORONAVIRUS, ULTIME DALL’ITALIA: • Fontana: “Siamo allo stremo” / • Viminale: “Ieri 11mila denunce” / • Borrelli “Orari più lunghi nei supermercati” / • In Lombardia arrivano le maxi multe da 5mila euro per assembramenti / • Da Intesa San Paolo 100 milioni di euro alla Protezione Civile / • Da cuba 52 medici / • 12 persone positive alla Protezione civile a Roma. Gli aggiornamenti in diretta su TPI.it
CORONAVIRUS, ULTIME DAL MONDO: • 303.001 casi, 12.950 decessi / • Nel Regno Unito superati i 5mila contagi / • Cina, quarto giorno consecutivo senza contagi / • Usa, 225 vittime / • Primi 2 casi a Gaza / • Primo decesso in Colombia / • Germania boom di contagi / • In India coprifuoco di 14 ore Gli aggiornamenti in diretta su TPI.it
Coronavirus Italia | Come siamo arrivati fin qui
Cosa è avvenuto quella domenica di fine febbraio nell’ospedale di Alazano Lombardo? Lo ha ben documentato Francesca Nava per TPI. Quel pomeriggio, due giorni dopo lo scoppio del primo focolaio di Codogno, vengono accertati due casi positivi di Covid19 all’ospedale “Pesenti Fenaroli” di Alzano Lombardo. La struttura viene immediatamente “chiusa”, per poi riaprire – inspiegabilmente – alcune ore dopo. Nei giorni successivi si apprende che diversi medici e infermieri risultano contagiati. Ecco come è partito il focolaio di Bergamo, diventata lazzaretto d’Italia.
Così oggi, nel secondo giorno di primavera di questo 2020, a oltre 10 giorni dal coprifuoco, paghiamo il prezzo più caro di tutti: oltre 4mila morti. Il 20 marzo è stato il Venerdì Nero: oltre 600 decessi in un solo giorno, con la percentuale di contagi nuovamente in aumento. Nel frattempo succede più o meno di tutto e iniziano a emergere scene che documentano la tragedia in cui ci troviamo. Come in questo pronto soccorso di Bergamo, nel pezzo di Selvaggia Lucarelli sul nostro giornale: “così vengono curati i pazienti, sistemati anche nei corridoi” (qui il video).
Leggi anche: 1. Le ultime notizia sull’epidemia di Coronavirus in Italia / 2. Perché in Lombardia si muore? Gli errori di Fontana e altre sette importanti ragioni (di S. Lucarelli)