Spiagge smoke free: tutti i comuni italiani che hanno vietato la sigarette
Spiagge smoke free – Aumentano i comuni italiani che hanno detto no al fumo in spiaggia. L’obiettivo è quello, non solo di salvaguardare la salute delle persone, ma soprattutto di tutelare l’ambiente considerato che spesso i mozziconi finiscono in mare o vengono abbandonati sui litorali.
Una misura che arriva insieme a un’altra iniziativa ambientalista e che prevede il divieto di bicchieri, piatti e posate di plastica in riva al mare: qui la mappa completa delle località che hanno detto no alla plastica.
L’ordinanza in questione impone il divieto di fumare a 10 metri dalla battigia, sia nei lidi attrezzati che sulle spiagge libere, nonché il divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo, come cenere e mozziconi di sigarette, nelle acque, negli arenili e su tutto il territorio comunale.
Per i trasgressori sorpresi a fumare in spiaggia toccheranno multe che vanno dai 25 ai 500 euro a seconda del Comune di riferimento.
Per evitare di perdere clienti con il vizio del fumo, molti stabilimenti balneari si sono attrezzati creando aree apposite per i tabagisti.
Alcuni di questi si trovano nel comune di Bibione (Venezia), apripista dell’iniziativa, dove sono stati allestiti 41 salottini lungo gli 8 chilometri di arenile oppure a San Benedetto del Tronto.
Quali sono le spiagge smoke free? Di seguito l’elenco aggiornato:
- Veneto: Bibione
- Lazio: Anzio, Ponza, Ladispoli
- Abruzzo: Alba Adriatica
- Marche: Pesaro, San Benedetto del Tronto, Sirolo
- Sardegna: Olbia, Sassari, Stintino
- Liguria: Savona, Lerici (Golfo dei Poeti), Sanremo
- Emilia Romagna: Rimini, Ravenna (dal 1 luglio)
- Puglia: Porto Cesareo, Manduria
- Sicilia: Lampedusa, Linosa, Capaci
Un dato che invita a riflettere: una cicca abbandonata sotto la sabbia può richiedere fino a 12 anni per essere decomposta.
Oggi dunque, oltre al buon senso e all’educazione delle persone, ci saranno anche divieti e multe a disincentivare un comportamento che mette a rischio sia la salute che l’ambiente.