Sparatoria Napoli: Noemi, la bambina ferita, è fuori pericolo
Aggiornamento 20 maggio – I medici hanno comunicato che Noemi, la bambina di 4 anni ferita in una sparatoria a Napoli il 4 maggio scorso durante un agguato, è fuori pericolo.
Noemi “è sveglia, cosciente e si alimenta autonomamente. La bambina respira spontaneamente senza necessità di supporto di ossigeno. I parametri vitali sono stabili e il quadro clinico è in miglioramento. La prognosi quoad vitam è sciolta. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 7 giorni”, si legge nel bollettino medico dell’ospedale Santobono di Napoli.
Sparatoria a Napoli: arrestato il killer
Noemi si era svegliata dal coma il 6 maggio e aveva ripreso a respirare autonomamente.
Nei giorni precedenti le sue condizioni di salute avevano destato grande preoccupazione.
La bambina era stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza subito dopo essere arrivata in ospedale. Il proiettile che l’ha colpita le ha perforato un polmone ed è stato necessario rimuoverlo.
Gli accertamenti hanno escluso la compromissione del sistema nervoso centrale e periferico.
Domenica 5 maggio circa 300 persone si sono riunite in piazza Nazionale, luogo della sparatoria, per un presidio contro la camorra. Il sit-in è stato promosso dall’associazione ‘Un popolo in cammino’: i manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto “Disarmiamo Napoli”.
Napoli, manifestazione contro la camorra: c’è anche il figlio di un boss
De Magistris – Nelle ore successive all’agguato, su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, aveva scritto: “Anche oggi, come ieri, ho annullato la mia personale partecipazione fisica a tutte le iniziative pubbliche anche per esprimere, in questo modo, la mia assoluta vicinanza alla piccola figlia di Napoli che lotta per la vita. Sto seguendo ora per ora l’evolversi della situazione clinica al Santobono. Da domani parteciperò a tutte le attività pubbliche programmate ed avrò modo di manifestare alcune mie considerazioni su quanto drammaticamente accaduto”.
Salvini – Sulla vicenda era intervenuto anche il vicepremier leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Da padre, prima che da rappresentante delle istituzioni, prometto alla famiglia della piccola e a tutti i cittadini che non avrò pace finché i responsabili non saranno arrestati, processati, condannati e sbattuti in galera per il resto dei loro giorni”, ha detto Salvini in una intervista al quotidiano Roma.
Il ministro ha sottolineato che “solo nell’ultimo anno a Napoli sono arrivati 137 poliziotti in più” e che con un nuovo piano di riorganizzazione “ci sarà presto un incremento totale di 592 unità” tra le forze dell’ordine impegnate nel capoluogo campano.
Salvini ha detto che si augura di “far partire proprio da Napoli un’onda di riscossa civile che contagi tutto il Paese, che superi tutte le divisioni politiche in nome della legalità”.