“I 4 sospettati di Colleferro hanno truffato per avere il reddito di cittadinanza”: denunciati, soldi revocati
La Guardi di Finanza ha attestato una somma indebitamente percepita da parte delle loro famiglie pari a circa 33mila euro
I quattro sospettati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte sono stati denunciati dopo una serie di accertamenti della Guardia di Finanza di Colleferro, per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza tramite le loro famiglie. Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli avevano infatti un tenore di vita incompatibile con la misura di sostegno economico per le fasce più deboli, come emerge anche dai loro profili dai social, tra le foto di Suv, bottiglie di champagne e alberghi a cinque stelle.
I diretti interessati hanno negato alla Guardia di Finanza di Colleferro di aver mai percepito il reddito di cittadinanza. “In sede di interrogatorio i miei assistiti hanno affermato di non avere mai ricevuto il reddito di cittadinanza. Di non sapere neanche di cosa si tratta”, ha detto il difensore dei fratelli Bianchi Massimiliano Pica. Anche Belleggia ha negato tramite il suo avvocato.
Ma la Guardi di Finanza conferma, attestando una somma indebitamente percepita pari a circa 33mila euro. La domanda per poter avere il reddito di cittadinanza è stata presentata dai vari capi famiglia i quali averebbero inserito i loro figli, tutti al di sotto dei 24 anni e senza reddito, come familiari a carico. Secondo gli investigatori delle Fiamme Gialle, le famiglie avrebbero “omesso di indicare nelle autocertificazioni compilate, dati dovuti, creandosi in tal modo le condizioni per accedere al beneficio”.
Secondo quanto riporta il Messaggero, il reddito di cittadinanza è stato revocato per le loro famiglie. La Guardia di Finanza ha denunciato il caso alla procura di Velletri per violazione della legge che regola il reddito di cittadinanza e lo ha segnalato all’Inps per il recupero delle somme. Secondo gli inquirenti, sul totale di oltre 33mila euro ottenuti dai denunciati, devono essere recuperati 28.747mila euro.
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